"Alice nel paese delle meraviglie", il grande classico nato dalla penna di Lewis Carroll, nella trascinante versione in ottave romanesche di Graziano Graziani. «De botto, immezzo all'erba, c'è 'n fruscio,e da le fratte sbuca 'na figurabianca e pelosa che strillava: "Oddio! È tardi, è tardi!" - e poi co' gran premura pija er fugone e lancia 'no squittio. Co' un ber panciotto d'ottima fattura era vestito a modo e co' puntijo, ma quant'è vero Iddio: era 'n conijo!».
Ogni anno in giro per il mondo spuntano nuove religioni come funghi. In questo libro Graziano Graziani ne ha catalogate e raccontate quarantadue, tra le più sorprendenti: si va dalle religioni parodistico-paradossali come il Pastafarianesimo, i cui adepti adorano un essere superiore (il «Prodigioso Spaghetto Volante») alla Chiesa del Giovedì Scorso, che sostiene, con irreprensibile argomentazione logica, che Dio ha creato il mondo giovedì scorso; dalle religioni pop (il Googleismo, l'Iglesia Maradoniana) a quelle di natura artistica (la Chiesa di John Coltrane), o contestatrice (il Kopimismo, la Chiesa dell'Eutanasia). Ma anche le religioni più serie, come quelle generate dalla scienza (la Religione della Scienza o il Cosmismo) e dalla politica (il Culto di Putin), sono parodie; e forse nel mondo secolarizzato finiscono per esserlo anche quelle tradizionali. Oltre a contenere storie buffe e curiose, questo catalogo ci porta a riflettere sul persistere del fenomeno religioso nel mondo dominato da scienza e tecnica, nonché sulle questioni di diritto che la pluralità religiosa pone a uno Stato laico.