Karl scopre presto che suo fratello non è come gli altri bambini. All’età di due anni, invece di progredire, Noah inizia a perdere anche le poche abilità fino ad allora acquisite. Smette di gattonare. Dimentica le poche parole apprese. Si chiude in un mondo parallelo, unico abitante di un pianeta lontano, rifuggendo dal contatto con le altre persone. Quando giunge la diagnosi di autismo la famiglia è già tutta concentrata su questo figlio “diverso”. Una memoir commovente, onirica, lucidamente onesta, di grande empatia. La storia sorprendente e ricca di colpi di scena di due solitudini. E di una famiglia.