Data di pubblicazione: Marzo 2019
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L’Islam è una religione che si basa su cinque pilastri. Ma dalla lettura del Corano e della Vita di Maometto emerge un sesto pilastro che potremmo chiamare ‘sesso’. Per il musulmano l’amore erotico è un’ossessione quasi psicopatologica ma, su questo versante, non si discosta poi molto dal Cristiano medio. Infatti, per entrambe le religioni del Libro la donna indossa sempre la stessa subalterna veste.
Note sull'autore
Alessandro Meluzzi, medico chirurgo, specialista in psichiatria. Psichiatra, psicologo e psicoterapeuta, riceve i suoi pazienti presso gli studi di Torino, Roma e Rimini. Negli anni ’80 del secolo scorso ha collaborato con Henri Laborit nel laboratorio di Parigi. Baccalaureato in Filosofia e Mistica presso l’Ateneo Sant’Anselmo di Roma. Già docente di Genetica del comportamento umano di Siena, di psichiatria forense dell’Università Sapienza di Roma, di psiconeuroendocrinologia presso l’Università di Torino. Attualmente è docente del Master in Criminologia dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, è direttore del Master in Criminologia e Diritto Penale (analisi criminale e politiche per la sicurezza urbana) presso l’Unicusano di Roma, è titolare del corso di Psicologia di Comunità all’IUSTO Rebaudengo dell’Università Salesiana di Torino, è direttore dell’Istituto di Psicoterapia analitico-esistenziale IPAEM. Giornalista pubblicista, autore e opinionista televisivo, ha firmato oltre duecento pubblicazioni scientifiche e oltre trenta monografie in materia di psicologia, psicoterapia, psichiatria e antropologia filosofica. Già deputato e senatore della Repubblica. Dal 2007 diacono della Chiesa greco-melchita in Siria e dal 2015 metropolita primate della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala. Andrea Grippo, laureato in Lettere Comparate con una tesi in Storia delle Religioni, dal 2008 collabora con il professor Meluzzi come editor. Dal 2016 cura un blog di racconti. Nel 2017 pubblica un romanzo breve di fantascienza per ragazzi sull’immigrazione intitolato ‘La pecorella che viaggiò nello spazio e nel tempo’, edito da Voce in Capitolo.
L’Islam è una religione che si basa su cinque pilastri. Ma dalla lettura del Corano e della Vita di Maometto emerge un sesto pilastro che potremmo chiamare ‘sesso’. Per il musulmano l’amore erotico è un’ossessione quasi psicopatologica ma, su questo versante, non si discosta poi molto dal Cristiano medio. Infatti, per entrambe le religioni del Libro la donna indossa sempre la stessa subalterna veste.
Note sull'autore
Alessandro Meluzzi, medico chirurgo, specialista in psichiatria. Psichiatra, psicologo e psicoterapeuta, riceve i suoi pazienti presso gli studi di Torino, Roma e Rimini. Negli anni ’80 del secolo scorso ha collaborato con Henri Laborit nel laboratorio di Parigi. Baccalaureato in Filosofia e Mistica presso l’Ateneo Sant’Anselmo di Roma. Già docente di Genetica del comportamento umano di Siena, di psichiatria forense dell’Università Sapienza di Roma, di psiconeuroendocrinologia presso l’Università di Torino. Attualmente è docente del Master in Criminologia dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, è direttore del Master in Criminologia e Diritto Penale (analisi criminale e politiche per la sicurezza urbana) presso l’Unicusano di Roma, è titolare del corso di Psicologia di Comunità all’IUSTO Rebaudengo dell’Università Salesiana di Torino, è direttore dell’Istituto di Psicoterapia analitico-esistenziale IPAEM. Giornalista pubblicista, autore e opinionista televisivo, ha firmato oltre duecento pubblicazioni scientifiche e oltre trenta monografie in materia di psicologia, psicoterapia, psichiatria e antropologia filosofica. Già deputato e senatore della Repubblica. Dal 2007 diacono della Chiesa greco-melchita in Siria e dal 2015 metropolita primate della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala. Andrea Grippo, laureato in Lettere Comparate con una tesi in Storia delle Religioni, dal 2008 collabora con il professor Meluzzi come editor. Dal 2016 cura un blog di racconti. Nel 2017 pubblica un romanzo breve di fantascienza per ragazzi sull’immigrazione intitolato ‘La pecorella che viaggiò nello spazio e nel tempo’, edito da Voce in Capitolo.