Isabel Duncan, una scienziata che lavora al Great Apes Language Lab, non riesce a interagire con gli esseri umani, ma si trova a suo agio con le scimmie, in particolare con i bonobo. Isabel preferisce il loro mondo a quello dei suoi simili, almeno fino al giorno in cui incontra John Thigpen, un giornalista sposato intento ad affrontare un gruppo di ambientalisti in eterna protesta con il laboratorio, curiosi di sapere che cosa succeda al suo interno. Quando nell'edificio si verifica un'esplosione, Isabel rimane gravemente ferita e sei delle scimmie ospitate vengono "liberate": da quel momento l'interesse puramente umano di John si trasforma nella storia della sua vita, una storia per la quale è disposto a rischiare la sua carriera e il suo matrimonio. Poco dopo l'"incidente", mentre Isabel è in convalescenza, debutta improvvisamente, e in circostanze misteriose, il reality show La casa delle scimmie, con protagonisti proprio gli animali fuggiti dal laboratorio, e diventa subito il più grande, e improbabile, fenomeno nella storia dei media moderni. La casa delle scimmie è una storia d'amore e, insieme, una finestra su un mondo nascosto e meraviglioso, quello della natura e degli animali.
Sono gli anni Trenta negli Stati Uniti, l'epoca della Grande Depressione, la più grave crisi mai vissuta dalla nazione americana. Sono anche gli anni, però, in cui ha inizio una singolare "grandeur": quella dei circhi itineranti che attraversano in lungo e in largo il paese col loro strabiliante carico di donne-cannone, nani, mostri e animali esotici. In uno di questi circhi capita un giorno Jacob, studente di veterinaria in fuga da tutto e da tutti dopo l'improvvisa morte dei genitori. In quel bizzarro mondo, Jacob se ne starebbe tranquillamente al suo posto se due seducenti figure non lo turbassero profondamente: un turbamento pericoloso, visto che le due figure (di cui la seconda è un'elefantessa) sono in balia del sadico direttore, prime vittime della sua gelosia, dei suoi instabili umori e della sua inarrestabile violenza.