Quella dei tableaux vivants è una storia antica quanto il Pigmalione immortalato da Ovidio. Una storia che si dipana nei secoli abbracciando pratiche tanto lontane fra loro come le sacre rappresentazioni medievali - che di celebrazione in celebrazione si fanno sempre più profane - e le più recenti videoinstallazioni di Bill Viola che ricreano le visioni manieriste di Pontormo. Si tratta di figurazioni statiche in cui modelli o attori, disposti in pose espressive, restituiscono l'immagine di dipinti o sculture celebri. Presupposto comune a tutti i tableaux vivants, del resto, è che a fungere da modello sia l'arte, non la vita. E forse proprio per questo suo status di arte nata dall'arte, contaminata, per giunta, da generi e sottogeneri popolari, quella dei "quadri viventi" è stata spesso ritenuta una pratica secondaria nel novero delle arti visive. Essa però ha saputo sopravvivere assecondando il mutare dei tempi e dei codici culturali, forte di quella caratteristica che da sempre l'ha marginalizzata: il suo non essere riconducibile ad alcun canone, oscillando senza sosta tra normatività accademica e puro intrattenimento. La profusione di autori che continuano a dedicarvisi dimostra come il genere, ormai consolidato stabilmente nel repertorio dei linguaggi contemporanei, sia oggi più vivo che mai. Flaminio Gualdoni ci accompagna in un excursus brioso, colto e traboccante di aneddoti lascivi e personaggi indimenticabili.
Qual è l'itinerario che conduce dalla Venere paleolitica di Willendorf alle algide modelle di Vanessa Beecroft? Cosa accomuna la nuda veritas e le lascive odalische care all'Ottocento? Non la nudità fisica, con tutto quanto ciò comporta sul piano del pudore e dello sguardo, ma la concezione del nudo come fondamento stesso della raffigurazione artistica, come immagine per antonomasia in cui confluiscono umori metafisici - la raffigurazione del divino concepito a immagine d'uomo - pensieri intorno alla perfezione della forma e più prosaiche considerazioni carnali. Un fatto è certo. Una storia dell'arte non può essere, di necessità, che una storia del nudo, delle concezioni che l'hanno determinata e delle forme in cui si è incarnata, dei gusti che l'hanno orientata e delle istanze che l'hanno resa ogni volta cultura viva. Misurare quale distanza separi la nudità degli eroi greci dalle patinate immagini digitali di oggi vuol dire comprendere molte cose, non solo a proposito delle figurazioni artistiche, ma in generale dell'idea stessa di umanità.
Sorta su colli dal clima dolce e tagliata dal fiume Tevere, Roma è un museo a cielo aperto. Partendo dai Fori Imperiali, accanto al Colosseo, si possono visitare le terme di Caracalla o risalire verso l'Ara Pacis. Passeggiando attraverso archi, obelischi, statue e colonne, si possono ammirare i segni di una civiltà grandiosa ancora viva oggi. Il volume, che presenta i monumenti e le opere più importanti della città e dei dintorni, contiene una mappa estraibile della città, un breve profilo storico e culturale, gli eventi, la cucina e i prodotti tipici e l'elenco dei ristoranti e degli alberghi. La città eterna, dalle origini ai fasti imperiali al cristianesimo.
I papi, come gli antichi imperatori, furono i fautori dello sviluppo urbano di Roma. Seguendo le grandi opere della restauratio urbis si comincia da San Pietro a dai Musei Vaticani per arrivare a Castel Sant'Angelo, Piazza Navona e Palazzo Borghese. Dopo una visita alla Fontana di Trevi si sale al Pincio e ai giardini di Villa Borghese, dove godere dello spettacolo di Roma di sera. Il volume, che presenta i monumenti e le opere più importanti della città e dei dintorni, contiene una mappa estraibile della città, un breve profilo storico e culturale, gli eventi, la cucina e i prodotti tipici e l'elenco dei ristoranti e degli alberghi.