Queste riflessioni sulla castità, scritte al maschile, sono rivolte sia a presbiteri e religiosi, sia a seminaristi e a novizi.
Esse offrono un contributo circa un argomento vasto, contrassegnato dalla singolarità delle situazioni, delle personalità, delle culture, con l’intento di offrire, in modo presentabile, la ricchezza di senso di questa forma di impegno e di tentare di dare un nome alle difficoltà che incontrano quanti si sono incamminati sulla via della castità.
Vivere la castità, nella forma specifica che essa prende nella vita religiosa o nel ministero ordinato, significa accogliere la vita che Dio ci dona, la vita in abbondanza..
La Somma teologica di san Tommaso d’Aquino, è paragonabile ad una cattedrale, e per conoscerla niente è più appropriato di una visita guidata, in compagnia di una guida appassionata, che permetta di comprendere meglio Tommaso.
Nella sua concezione della vita morale, Tommaso, spera sempre che l'attrazione del bene conduca ogni essere umano verso la contemplazione di Colui è che il suo creatore.
Con l'aiuto di numerose citazioni, di esempi e di sintesi chiare sui diversi concetti, l'autore ci introduce alla teologia dell'amicizia con Dio.
Nei momenti di bellezza e di pienezza, l'essere umano si ritrova sopraffatto, poiché ciò avviene per mezzo suo senza che sia opera sua. I momenti di confidenza nell'amicizia, la bellezza sorprendente di un gesto che avrebbe potuto essere banale, sono delle esperienze nelle quali una vita si apre a cose più grandi di essa: allora, la vita non la si costruisce, ma la si riceve.
È un piccolo trattato sulla preghiera silenziosa (così è il titolo originale), forma semplice di preghiera, forse troppo semplice per le nostre coscienze spesso inquiete e frammentate.
L’autore presenta il frutto di lunghi anni come animatore di sessioni sulla preghiera silenziosa, o preghiera semplice, o ancora, secondo il nome antico, «preghiera monologica», perché si tratta di ricentrarsi su se stessi attraverso la ripetizione del Nome di Dio per riconoscere che Dio è in noi e prestare attenzione alla sua presenza.
Ben conosciuta nell’Oriente, questa preghiera, dopo un periodo in cui fu praticata diffusamente anche in Occidente grazie all’influsso della mistica renana, è stata praticamente ignorata.
L’autore ne percorre la storia (dai Padri della Chiesa ai maestri contemporanei), spiega l’importanza del corpo e della respirazione per aiutare il credente a «ricentrarsi» sempre con l’avvertenza che non bisogna mai scambiare i mezzi per il fine e pian piano guida il lettore nell’apprendimento di questa modalità di preghiera, avvertendolo delle difficoltà, richiamando sempre il fondamento della carità e la necessità della disciplina in questa pratica, ma anche facendone quasi «gustare» il risultato. E lo fa con uno stile limpido e suadente, che conquista il lettore.
Punti Forti
• Il richiamo a una preghiera meno formale oggi sempre più forte.
• Lo stile chiaro e accattivante, pur trattando di una materia e soprattutto di una esperienza esigente e non comune.
Autore
Jean-Marie Gueullette, medico e teologo domenicano, è professore di teologia all’Università cattolica di Lione, dove è direttore del Centro interdisciplinare di etica. Profondo conoscitore di Meister Eckhart, ha dedicato i suoi studi particolarmente alla storia della spiritualità e all’influsso del grande mistico renano lungo i secoli. È animatore di sessioni sulla preghiera silenziosa, durante le quali trasmette i fondamenti di questa tradizione spirituale. Ha scritto molti libri di spiritualità. Con le Paoline ha pubblicato Padre Lataste. L’apostolo delle carceri (2011).