Se per il poeta romantico Novalis "tutto ciò che è poetico, deve essere fiabesco", per Hermann Gunkel - esponente di spicco della scuola storico-religiosa, che applicò il metodo comparativo e storico-morfologico anche ai testi biblici - il racconto poetico è l'ambasciatore ideale dei principi religiosi. La Bibbia racconta di giovani pastori che diventano re, di nascite straordinarie, di demoni, di uomini inghiottiti da un pesce che poi li restituisce alla vita. Le fiabe contengono immagini che giungono al lettore come le fievoli note di un'antica e complessa melodia, perciò Gunkel indaga la natura di questi racconti e il loro legame con la storia del popolo di Israele, accostandoli ad analoghe creazioni di altri popoli. Il percorso si snoda tra storie di spiriti e di giganti, credenze primitive e luoghi straordinari, come quelli incontrati dagli antichi eroi nelle loro avventurose peregrinazioni.