Circa cento anni fa Alphons Ariëns era uno dei personaggi cattolici più noti in Olanda, e la sua memoria vive oggi nel nome di istituzioni e di diverse strade. È stato uno dei primi sacerdoti ad impegnarsi per la giustizia sociale e per migliorare la sorte degli operai, fondando associazioni e sindacati e lottando contro l'alcolismo, piaga allora molto diffusa. Ma merita di essere ricordato non solo per le sue opere, bensì per chi è stato come essere umano, cristiano e sacerdote. Le attività sociali avevano senso nella prospettiva della sua vocazione sacerdotale: guidare le persone a Cristo. L'impegno sovrumano con cui cercava di realizzare la sua vocazione, il sacrificio per le persone che voleva servire, la profondità della sua fede facevano di Ariëns un uomo eccezionale, che molti già quando era in vita consideravano un santo. Oggi, che il suo processo di beatificazione è davvero in corso, merita avvicinarsi al suo profilo mediante una biografia spirituale che, partendo dai fatti della sua vita, ne metta in luce la personalità vivace e impetuosa, la grande modestia, la ricerca della massima fedeltà alla propria vocazione di cristiano e di sacerdote, la passione per la vita dei fratelli e sorelle che gli erano affidati.