Le Biblische Geschichten für die Jugend furono pubblicate nel 1824, ultima opera del grande scrittore (amato da Goethe, come poi da Benjamin, da Kafka, Hermann Hesse, Elias Canetti, Ernst Bloch, Adorno) che sarebbe scomparso due anni dopo. Esse vennero tradotte - e di quell'impresa rimangono rarissimi esemplari - a Coira nel 1828-1829, in due volumi ad uso delle comunità riformate dei Grigioni, accompagnate dalla traduzione del suo Catechismo cristiano, 1831. Sono il compimento del suo progetto di erasmiana conciliazione, una lezione luminosa, valida anche per il nostro presente.
"Chi è Johann Peter Hebel?" si chiedeva Martin Heidegger. "Hebel è lo Hausfreund" (l'amico delle famiglie). "Hausfreund, una parola semplice, ma dal profondo e vasto significato. Hausfreund è il nome di colui che noi definiamo un poeta. Lo Hausfreund non vuole né istruire né educare, egli lascia al lettore la sua libertà, affinché pervenga da sé a quella apertura all'essenziale... Lo Hausfreund si protende per parlare con noi." (da M. Heidegger) Certo se l'opera di Hebel non è ancora acquisita alla cultura italiana, molto si deve all'enorme difficoltà di volgere in qualsiasi altra lingua il suo tedesco inimitabile. Le presente versione reca il testo a fronte.