Il presente volume approfondisce l’argomento sui membri associati, una realtà che trova espressione in molti Istituti secolari, sin dalla loro fondazione, oggi regolamentata a norma del can. 725 del CIC.
L’autrice analizza questa norma codiciale partendo dalla sua genesi e nelle sue fonti, arrivando a comporre un lavoro di interpretazione basato sullo studio degli elementi cardine nel canone.
Grazie alle informazioni raccolte attraverso un questionario inviato a 160 Istituti secolari, si sono messe in evidenza le caratteristiche peculiari dei vari Istituti riuscendo a cogliere differenze anche sostanziali. L’analisi dell’applicazione del can. 725 nel diritto proprio di questi Istituti mette in luce una ricca realtà carismatica dai diversi risvolti giuridico-canonici, in cui vengono identificati i differenti modi di associare altri fedeli da parte dei medesimi, analizzandone i diritti e gli obblighi riconosciuti. Infine, vengono individuate alcune peculiarità atte ad affrontare le difficoltà emerse dall’applicazione del canone in talune disposizioni di diritto proprio.