Fino a quel pugno di chilometri di deserto che lo dividevano dal traguardo nel rally Parigi-Pechino, Ambrogio Fogar non si era mai fermato di fronte a nulla. Era stato l'uomo che spaccava le montagne. Un uomo senza pace, continuamente teso a superare un limite. A 51 anni compiuti, stordito dall'assenza totale del dolore, quell'eroe si è risvegliato in un letto d'ospedale senza potersi sottrarre alla più allucinante delle imprese. Può parlare solamente attraverso una macchina Rapito da una nuova dimensione del tempo, Fogar ripercorre a ritroso le proprie avventure. Ma questa volta i suoi occhi illuminano anche i momenti che non si erano mostrati, e rinvengono ciò che non era stato annotato nei resoconti di quegli anni.