Un libro di poesia che esplora l'impossibile familiarità con il mondo e la propria vita, e lo fa proprio partendo dal terreno apparentemente più vicino e prossimo, che è il quotidiano. Non c'è infatti evento, per piccolo e banale che sia, capace di sfuggire del tutto all'ombra dell'insensatezza e dell'estraneità. Ed è proprio attraversando quest'ombra che la parola poetica cerca di ritrovare un possibile spessore dell'esperienza, di avvicinare quel reale da cui siamo perennemente esiliati. In un'epoca caratterizzata dall'industria dell'immagine e dell'informazione, la strada per il concreto è la più ardua e difficile che ci sia.