Dopo la Rivoluzione francese e la bufera napoleonica, in Europa nasce in gruppi di cristiani - con tre radici: in Inghilterra-Irlanda, in Svizzera e in Italia - il sogno di superare lo scandalo della divisione fra le Chiese, ritrovandosi insieme a spezzare il pane con tutti gli uomini disposti ad accettare il Vangelo di Cristo. Questa utopia, se non riesce a riunire la Cristianità, genera però nuovi vivaci correnti religiose, di cui questo libro traccia la storia. Lo studio dei Fratelli (questa la denominazione generica con cui si identificano le varie "correnti" del movimento) è essenziale sia per la storia del protestantesimo moderno - di cui costituiscono parte integrante - sia per riflettere su categorie come "fondamentalismo" e "conservatorismo", oggi di grande attualità non solo nell'ambito cristiano.
Partendo da incontri, dialoghi, esperienze personali maturate nei luoghi più diversi del mondo il libro si muove su temi fondamentali: l'identità cristiana dell'Europa insidiata dalla minaccia del relativismo, e il ruolo che l'Europa potrebbe svolgere - ma purtroppo non svolge - nel dialogo delle civiltà, unica alternativa ai pericoli apocalittici di un mondo dove, secondo un'espressione ripresa dallo stesso Benedetto XVI, «non a torto si è ravvisato il pericolo di uno scontro delle civiltà». La conclusione è che questo dramma si risolve nell'avere voltato le spalle a Cristo e nel tentativo di costruire una torre di Babele europea senza Dio e senza la Chiesa, destinata come quell'antica torre a un crollo fragoroso.
La Turchia bussa alle porte dell'Unione Europea, e il dibattito sulla risposta da dare alla richiesta di adesione turca è circondato da una notevole carica emotiva. Le questioni economiche, demografiche, finanziarie e migratorie, per quanto importanti, diventano secondarie di fronte al problema di fondo, che è religioso. Quale tipo di Islam entrerebbe in Europa con la Turchia? Il fatto che un partito di ispirazione islamica abbia vinto le elezioni del 2002 e governi la Turchia deve preoccupare gli europei? In Turchia la cultura islamica dominante è «fondamentalista»? Come coesiste il successo elettorale dell'Islam politico con il laicismo turco di Kemal Atatürk? A queste domande risponde Massimo Introvigne.
"Il codice da Vinci" e "Angeli e demoni" di Dan Brown non sono solo romanzi. Lo scrittore americano insiste che la sostanza di quanto descrive è autentica. Nei due romanzi, Dan Brown mette in scena rispettivamente il Priorato di Sion e gli Illuminati, società iniziatiche detentrici di tremendi segreti e impegnate in un Grande Complotto. Massimo Introvigne, profondo conoscitore del mondo delle società iniziatiche, narra la storia del Priorato di Sion e degli Illuminati chiedendosi anche - da sociologo - di quale "volontà di credere" siano in preda gli uomini del nostro tempo, pronti a semplificare la complessità della storia in miti suggestivi, ma falsi.
L'autore di questo saggio, che da anni segue attraverso indagini sul campo il mondo pentecostale in Europa, negli Stati Uniti e nei paesi in via di sviluppo, illustra le origini, la storia, le dottrine e le prospettive di ulteriore crescita delle diverse forme di pentecostalismo.
Gli autori spiegano come, quando e dove le organizzazioni estremiste diventano violente, come si mantengono in vita, perché si manifestano relativamente di rado, perché è così difficile sconfiggerle. Secondo i due studiosi, intervenire sulla domanda di terrorismo non è risolutivo; è più efficace colpire l'offerta, con un'azione militare, finanziaria e politica finalizzata a restaurare nei Paesi arabi un normale "mercato religioso", in cui l'Islam conservatore e non violento risulti competitivo rispetto ai gruppi terroristici.