Eruditissimo autore di una immensa mole di libri che affrontano in modo sistematico tutto lo scibile umano, dall'agronomia alla medicina, dalla teologia all'economia domestica, Isidoro di Siviglia dedica gli ultimi vent'anni della sua vita all'etimologia, con l'intento di raccogliere le conoscenze dell'epoca in un'opera il più possibile onnicomprensiva, programmatica fin dal titolo. Considerata la prima Enciclopedia della cultura occidentale, le "Etimologie o origini" coprono, organizzandoli tematicamente nell'arco di venti libri, gli argomenti più svariati - arti liberali, religione, medicina, diritto, lingue e popoli, geografia e architettura, per citarne alcuni - e rappresentano lo sforzo di descrivere la realtà attraverso l'origine dei vocaboli che la definiscono. In un periodo storico particolarmente convulso, disgregato politicamente e culturalmente, l'etimologia è per Isidoro un'arma capace di ripristinare la forza coesiva della lingua latina, un passo decisivo sulla strada che conduce alla concordia terrena, all'unità di cuori, pensiero e parola. Con oltre mille codici conservati e un'ininterrotta catena di citazioni nei libri di epoche successive - non ultima la Commedia dantesca -, le Etimologie furono un testo di riferimento per tutto il Medioevo, un compendio generosissimo che ebbe fortuna immediata e duratura e che tuttora mantiene intatto il suo fascino... Con e-bookscaricabile fino al 30-12-2014.
Verso l'anno 600 san Leandro di Siviglia scrive il "De institutione virginum", testo conosciuto come regola di s. Leandro, sollecitato dalla sorella Fiorentina e dalla comunità di vergini. Il fratello minore di san Leandro, sant'Isidoro, scrive anche lui, tra il 615 e il 624 una "Regula monachorum" con l'intento di mitigare il rigore delle regole orientali. Offre un modo concreto di organizzare l'Ufficio divino, l'ammissione dei novizi, l'abolizione delle differenze sociali all'interno della comunità, il lavoro manuale, le trasgressioni della regola. In Galizia nascono altre Regole con l'adattamento della regola di sant'Agostino, Girolamo ecc.; e la più importante di esse è la Regula monachorum di Fruttuoso di Braga scritta tra il 630 e il 635. A questa regola segue una seconda recensione chiamata "Regula communis" composta tra il 665 e il 680.Il volume che presentiamo contiene tutte le Regole monastiche spagnole tradotte e riunite per la prima volta in italiano: quella di san Leandro di Siviglia, sant'Isidoro, Fruttuoso, e la Regula communis. Abbiamo così, in un solo volume, la legislazione monastica spagnola di rilevante valore.
La prima traduzione italiana delle Sentenze di Isidoro di Siviglia si giustifica come un documento di primaria importanza non solo della sua epoca, ma della cultura medievale. Innanzitutto esse costituiscono la prima "summa", ispiratrice di un genere letterario che si sarebbe poi sviluppato con grande fortuna. Esse parlano a tutti, all'uomo comune come persona, al monaco come tipo dell'ascetismo, all'ecclesiastico come responsabile della vita religiosa, alla autorità civile come investita della missione di organizzare la società. È il primo trattato di morale politica. Presenta una visione organica della verità dogmatica e della sua incarnazione nella pratica, porgendola in una concisione essenziale; non sono trattazioni diffuse, ma messaggi che tendono a concentrarsi in un motto: Isidoro non diluisce, lancia delle illuminazioni che debbono fissarsi nella memoria per diventare viatico alla spiritualità quotidiana.
I venti libri delle Etimologie o Origini sono una vera e propria enciclopedia che abbraccia tutto il campo dello scibile della Tarda Antichità: grammatica, retorica, matematica, medicina, diritto, scienze naturali, edilizia, agricoltura, nautica, arredamento, sport. Questa opera ha contributo, più di ogni altra, a diffondere la cultura classica tra i barbari favorendo l'incontro tra romanesimo e germanesimo. In questo volume il testo latino e la traduzione italiana a fronte sono preceduti da un'ampia introduzione con rassegna bibliografica e accompagnati da note a piè pagina che forniscono preziose informazioni sul contesto storico e culturale in cui l'opera è stata composta.