Amina Eapen è una fotografa di matrimoni, e vive a Seattle in un tipico appartamento da middle class. Sua madre, Kamala, vive nel New Mexico in una casa circondata da pioppi e da una mesa contro cui la sera echeggia lo stridio dei grilli. Sua madre detesta Seattle, una città perennemente "senza sole" dove, come ha letto su un numero di Rolling Stone che Amina le ha inavvertitamente lasciato, le rock star non trovano di meglio che spararsi. Una sera di pioggia la ragazza riceve una telefonata di Kamala. All'orecchio le giungono i rumori della notte del New Mexico, l'applauso soffocato del vento che soffia tra i pioppi, il ticchettio del lucchetto del cancello dell'orto. Le giungono anche notizie che non avrebbe mai voluto sentire: Thomas, suo padre, un medico stimato, di notte se ne sta seduto sotto il portico di casa in preda a febbre e a un furore di parole. E Kamala, infrangendo la legge non scritta di non valicare mai il confine della zona di casa riservata a Thomas, si è spinta nella luce gialla del portico giusto per udire il marito parlare con Ammachy, la nonna morta da quasi vent'anni in India. È chiaro che Amina dovrà precipitarsi laggiù, nella casa del New Mexico, dove albergano ancora i ricordi della sua infanzia e degli anni trascorsi dagli Eapen in India. La la storia di una famiglia indiana emigrata in America e di una ragazza che, scoprendosi donna senza aver realizzato nessuno dei suoi sogni, si avventura alla ricerca delle proprie radici.