L'autore spiega come la felicità non possa essere se non il risultato e la conseguenza di una autentica iniziazione. Essa è il frutto di realizzazioni interiori, e non si acquista, ma si conquista: solo superando noi stessi e i nostri limiti umani potremo attingere alla vera felicità. All'uscita dall'esistenza profana, si profila la soglia di un livello superiore che l'iniziato - trasformato e libero - oltrepassa.