A trentotto anni Mia si sente sopraffatta dalla routine della sua esistenza, come se il tempo passasse insensatamente. Finché un giorno decide di lasciare il suo lavoro presso una casa editrice per partire sulle orme di Sei Shonagon, dama di corte e scrittrice giapponese vissuta nel decimo secolo. Mia non parla giapponese e a Kyoto non conosce nessuno, ma ha letto l'opera di Sei, "Note del guanciale", e sente di aver trovato in lei una sorella spirituale: una donna moderna e disinibita le cui osservazioni sulla vita potrebbero provenire dalla penna di Virginia Woolf. Le liste che arricchiscono il suo diario e in cui elenca le cose gradevoli, sgradevoli, odiose e quelle che fanno battere più forte il cuore, sono di estrema attualità. Presto la nuova vita trascina Mia: si innamora dei templi, dei fiori di ciliegio, dei salici piangenti lungo il fiume Kamo, della meditazione zen, delle sale da tè, delle serate al pub insieme a nuovi amici e nuovi amori. Cercando il Giappone antico tra giardini e palazzi, Mia troverà il filo che la lega alla sua eroina e scoprirà se stessa e che cosa vuole davvero dalla vita.