Francesco e Chiara d’Assisi, due appassionati di Dio, ci hanno lasciato molte preghiere che sono espressioni di bellezza, speranza e passione.
I tre autori, grandi conoscitori della spiritualità francescana, ci offrono una traduzione moderna degli inni di lode dei due santi e un commento che attualizza le intuizioni originarie.
Testi antichi, carichi di vitalità e freschezza, diventano parole forti anche per l’oggi.
Un esperimento straordinario: Chiara d'Assisi (1193-1253), insieme ad alcune compagne, si stabilisce in totale povertà alle porte della sua città natale. Affidarsi alla provvidenza di Dio, senza alcuna sicurezza, ma anche senza dipendere da qualsivoglia sostentamento istituzionale o lavoro retribuito per vivere, è un progetto di vita inusuale per le donne e guardato con diffidenza dai contemporanei. Il movimento di Chiara però cresce, nonostante le resistenze, e influenza in modo durevole lo sviluppo del movimento francescano. Infine, la conferma papale della regola scritta da Chiara, fa sì che le clarisse siano riconosciute nella chiesa come nuova forma di vita per le donne. L'autrice delinea questo modo di vivere e lo traduce per l'oggi: vale ancora la pena essere coraggiosi, giocarsi il tutto e per tutto, credere in Dio più che nelle convenzioni e pensare sempre di nuovo la chiesa a partire dalle sue origini.