L'età d'oro dell'impero romano è durata circa due secoli e mezzo, dal regno di Adriano (117 d.C.-138 d.C.) fino alla morte di Giuliano l'Apostata (363 d.C.). Nonostante le contraddizioni e le difficoltà interne, Roma durante questo lungo periodo fu sempre in grado di affrontare i tanti nemici, tra cui i Parti, i Germani, i Persiani, i Goti, e di estendere i confini dell'impero. Kulikowski descrive tutti gli aspetti connessi alla vita dell'impero romano: dalla complessa gestione economica delle diverse province alla capacità d'integrazione culturale dei nuovi territori conquistati, dai mutamenti nell'amministrazione e organizzazione dello Stato, di cui Costantino fu un grande protagonista, alla suddivisione dei ruoli all'interno dell'esercito. Fu in definitiva un periodo contrassegnato da molte fasi di crisi e da problematiche persistenti, in cui l'impero, un organismo più che vitale, riuscì sempre a risollevarsi, divenendo una tra le potenze più celebrate della storia.