Intorno al 1600, Garcilaso de la Vega, il figlio di un ufficiale spagnolo e nipote dell'undicesimo sovrano inca, redasse i “Commentari reali degli Inca”, basati sulle storie che egli aveva sentito raccontare dai suoi parenti inca quando era bambino a Cuzco. I “Comentarios” contengono due sezioni: la prima riguardante la vita degli Inca, la seconda tratta della conquista spagnola del Perù. Molti anni dopo, quando la guerriglia di Tupac Amaru II aveva molta presa, un editto reale di Carlo III di Spagna proibì la pubblicazione dei “Comentarios” a Lima per i contenuti considerati "pericolosi". Il libro da allora non fu più stampato in America fino al 1918, ma continuò a circolare clandestinamente. Si tratta dell'unico testo al mondo che descrive in maniera dettagliata gli usi e i costumi delle civiltà precolombiane.