Questo volume – ora riproposto – costituisce ormai un classico della spiritualità, fondata sui seguenti cardini:
a) la seconda conversione
b) la custodia del cuore
c) la critica dell’azione
d) la guida dello Spirito Santo, cioè la dottrina dei doni dello Spirito Santo.
«La Dottrina spirituale s’apre con la constatazione psicologicamente profonda e detta con totale semplicità e forza che ha il sapore di quei pensieri che qualche decina d’anni appresso scriverà Blaise Pascal. “Portiamo nel cuore un vuoto che tutte le creature insieme non sapranno mai riempire. Dio solo lo può colmare di se stesso…”. Queste parole definiscono la legge che governa tutta la vicenda dell’umana felicità e infelicità, ci spiegano tutta la storia intima delle illusioni e delusioni, degli smarrimenti e ritorni degli uomini» (Giovanni Colombo).
Il libro raccoglie l’insegnamento impartito da padre Louis Lallemant in quattro anni (1628-1631) a Rouen nel terzo anno di Noviziato dei padri Gesuiti. Quest’opera ebbe subito un forte influsso sulla spiritualità e ancora oggi si dimostra altamente valida e di grande attualità.
destinatari
Religiosi e laici credenti
l’autore Louis Lallemant nacque nel 1587 a Chalonsur-Marne (Champagne, Francia), entrò nella Compagnia di Gesù nel 1605, morì a Bourges nel 1635 presso il collegio dei gesuiti del quale era rettore. Desiderò ardentemente e chiese a lungo di essere inviato in Canada; e se non partì mai, si preoccupò sempre di mandare altri e suscitò attorno a sé un ardente zelo missionario. In possesso di una conoscenza approfondita della letteratura ascetica e mistica, fu insigne direttore spirituale e uno dei gesuiti più meritatamente famosi del suo tempo. La cosiddetta scuola del Lallemant è formata dai suoi più illustri discepoli: Surin, Rigoleuc, Nouet, Nepveu.
I doni dello Spirito Santo nella magistrale esposizione di un grande maestro spirituale, citato dal Card. Carlo Maria Martini in Tre racconti dello Spirito, lettera pastorale per il 1997-1998: "Dice un grande autore spirituale: "Chi si lascia guidare dai doni dello Spirito Santo si può paragonare a una nave che voga a piene vele, con il vento in poppa; chi invece si lascia guidare dalle sole virtù e non dai doni, a una scialuppa che si fa avanzare a forza di remi, con più lentezza e molta maggior fatica e rumore" (L. Lallemant, La dottrina spirituale, IV, 3, 2, § 2)".