L'opera si pone sulla scia della tematica recentemente emersa nella riflessione della Chiesa relativa al rapporto tra teologia e Bellezza, che lascia intravedere la possibilità di coniugare l'aspetto strettamente spirituale e quello più propriamente legato all'arte come anelito all'Assoluto, tanto più importante quanto più la cultura occidentale si è ormai da tempo orientata verso una decisa laicizzazione.
In quest'ottica la riflessione teologica sulla Bellezza appare particolarmente significativa perché intercetta quel bisogno di spiritualità che resta nel sottofondo della società e nelle profondità più recondite dell'animo umano.