"Odio la mia vita". Ben, sedici anni, non ha tutti i torti: si trova intrappolato a Wingroden, minuscolo paese "in culo al mondo", dove le uniche attrattive sono una pompa di benzina, un negozio di alimentari, una pozza d'acqua ricavata da una ex cava, gli avventori abituali del pub e Anna, la bella parrucchiera. Ben sogna di mollare tutto, un giorno, e di partire per l'Africa, cosa che avrebbe già fatto se sua madre non l'avesse costretto a prendersi cura del nonno di ottant'anni, mentre lei partiva per la sua ennesima tournée di cantante jazz. Nell'attesa del suo ritorno, il ragazzo passa il tempo riparando un vecchio furgoncino Volkswagen e discutendo con Maslow, idealista e visionario proprietario dell'autofficina nonché "personalità" del paese. Maslow vorrebbe trasformare Wingroden in un'attrazione turistica, con tanto di parco divertimenti e campo da golf. Il suo piano è quello di spargere la notizia di un avvistamento ufo in modo da attirare in paese frotte di ufologi e curiosi. Pare quasi che il suo piano stia riuscendo, quando entra in scena la giovane Lena, che armata di macchina fotografica, dichiara di essere una giornalista. Dopodiché la storia dell'ufo finisce dirottata sul paese vicino, all'improvviso stampa e polizia arrivano a indagare su un sospetto omicidio e si scopre che Lena non è affatto una giornalista, ma nel frattempo Ben si è irrimediabilmente innamorato di lei. Età di lettura: da 13 anni.