La filosofia della mente e una disciplina relativamente giovane, ma erede di una lunga tradizione cominciata con il pensiero greco e segnata dalle linee tracciate da Platone, Aristotele e Democrito. I temi classici del rapporto tra mente e corpo e tra coscienza e intenzionalità sono un campo sempre più vivo e centrale della riflessione filosofica e oggetto di un dibattito fecondo, soprattutto in ambito analitico. In dialogo con le acquisizioni della ricerca in psicologia empirica e con i dati sul funzionamento del sistema nervoso provenienti dalle neuroscienze cognitive, la filosofia della mente costituisce uno snodo chiave delle scienze dell'uomo. Questa introduzione si propone di illustrarne i concetti e le teorie principali, con un approccio rigoroso che permette di avere una panoramica ricca e precisa e ne fa uno strumento d'ingresso ideale per i neofiti ma anche di sintesi per gli specialisti.
Secondo il filosofo americano John Searle, "il materialismo è la religione del nostro tempo, almeno per la maggioranza di coloro che studiano la mente. Ed è accettata senza domande", in realtà, far dipendere la ricchezza della nostra vita interiore soltanto dal cervello si scontra con il senso comune e solleva notevoli problemi filosofici. L'alternativa a tutto ciò è il dualismo, che salva l'autonomia della mente. Questa posizione, espressa in forma moderna da Cartesio, è però spesso trascurata in Italia (ma non nel mondo anglosassone, dove il dibattito si svolge apertamente). Si propone dunque la prima raccolta nella nostra lingua dei più importanti esponenti del dualismo contemporaneo. Tra gli autori, si segnalano David Chalmers, Richard Swinburne, Jonathan Lowe, Charles Taliaferro. Il volume colma una lacuna nella letteratura filosofica, è destinato a diventare un punto di riferimento, ma si candida anche a "muovere le acque culturali" per il suo tema e le sue argomentazioni. Costituisce in qualche modo un'"eresia" per la scienza, benché sia un testo rigoroso, equilibrato e ben incardinato nella metodologia della filosofia analitica. L'ampia introduzione di Andrea Lavazza ne permette comunque l'accessibilità a un pubblico ampio e la prefazione di Michele Di Francesco illustra il valore scientifico e l'utilità didattica dell'opera.