La tentazione di ogni essere umano è quella di cercare la propria libertà lontano da ogni dipendenza. È la tentazione adolescenziale di voler vivere la propria libertà, e quindi la propria vita, senza padri e senza maestri. La tentazione di conoscere la verità senza impararla, e di vivere senza essere generati. La pretesa di essere liberi senza obbedire, senza ascoltare e senza seguire. Per uscire da questa deviazione, non solo del nostro comportamento, ma della nostra natura umana, occorre anzitutto ritornare col cuore e con la vita ad un padre e maestro. L'umiltà che ci è chiesta è quella, infatti, di credere veramente che ci è dato di conoscere tutto accogliendo anzitutto il rapporto di amicizia col Signore. Come lo dice in altre parole san Benedetto: "Non preferire nulla all'amore di Cristo" (RB 4,21). Preferire l'amore di qualcuno: è questa in fondo la migliore definizione dell'amicizia.
Il capitolo 7 della Regola di San Benedetto parla di Cristo e della nostra adesione totale a Lui: l'umiltà, essendo la forma della vita e del mistero di Cristo, e' la via della nostra conformazione a Lui, e della nostra partecipazione al mistero pasquale, quindi la forma con cui viviamo liberamente e pienamente la grazia del nostro battesimo.Questo vuol dire che la sola ragione di abbracciare l'umiltà e di progredire in essa e' il desiderio di Cristo, il desiderio di aderire e conformarci a Gesù Cristo. Solo in Lui e per Lui l'umiltà ha senso e si può vivere come pienezza di vita.
Chi non subisce il fascino di una sequela totale di Cristo? È il fascino dei santi che la Chiesa non si stanca mai di guardare, né di mostrare come testimonianza, come prova, che è possibile seguire Gesù Cristo con tutto noi stessi. Questo volume ripercorre la vita del Principe degli apostoli e fondatore della Chiesa Simone chiamato Pietro. L'autore si immedesima nella Vita di Pietro raccontandone i passaggi salienti come se fosse lui a viverli in prima persona. Un approfondimento e uno strumento per cogliere appieno la figura di Pietro.