Cent'anni fa, il 22 aprile 1909, nasceva Indro Montanelli. Nel 2006 Gerbi e Liucci hanno pubblicato "Lo stregone", il primo volume della sua biografia (1909-1957). Ora è la volta del secondo e conclusivo volume (1958-2001), anch'esso fondato sullo spoglio di una sterminata produzione giornalistica e su abbondanti fonti archivistiche inedite. Gli attacchi all'Eni di Enrico Mattei. Le polemiche contro Camilla Cederna e i radical-chic. La campagna per Venezia. Il doloroso divorzio dal "Corriere" e la fondazione del "Giornale". L'attentato brigatista. Il lungo sodalizio con Silvio Berlusconi, troncato all'inizio del 1994 dalla "discesa in campo" del tycoon televisivo. Il fallimento della "Voce" e il ritorno nell'alveo materno del "Corriere". Sullo sfondo di queste e altre vicende, viene rivisitata - nei suoi chiaroscuri l'intera storia politica dell'Italia novecentesca. Ove spicca un battagliero Montanelli, conservatore sì, ma anche libertario e anticlericale, non esattamente quel "bieco reazionario" dipinto per anni da certa vulgata.