Salvo, undici anni, barese, detesta molte cose. Quando ti fai male e i grandi ti dicono "tranquillo, non ti sei fatto niente", ma ti fanno fare la puntura per l'antitetanica. Quando scrivi un bel tema e non fai neanche in tempo a esserne contento perché la maestra lo legge davanti a tutta la classe e ti vergogni. E soprattutto quando ti parlano come se fossi un bambino, scandendo le parole, come se tu non le conoscessi già tutte, anche quelle volgari. Come fa suo padre, Vincenzo. Salvo non lo vede da sette anni, da quando cioè due uomini lo hanno portato via, in una scuola speciale dove però alla fine delle lezioni non lo lasciavano mai tornare a casa. Ora Vincenzo è uscito di prigione, ha raggiunto Salvo dagli zii a Udine e vuole che il figlio l'accompagni fino a Bari, dove ha una missione da compiere. Quattro giorni: un tempo enorme per Salvo, che non vuole partire con quell'uomo pieno di strani tatuaggi che fa cose di nascosto, come se avesse un segreto. Ma anche un'occasione per padre e figlio di tornare a conoscersi e a parlarsi. Un viaggio on the road verso il Sud Italia, scandito da incontri in autogrill, lezioni di vita e ricordi di un'infanzia ancora candida e piena di domande, prima che arrivi il misterioso "ladro di giorni".
Salvatore Capone, l'alter ego di Gaetano Di Vaio, nasce a Scampia, sesto di dieci figli, da padre disoccupato. Le premesse ci sono tutte. A nove anni inizia una brillante carriera che, dai furti di pneumatici, lo porta a gestire una "piazza di spaccio" da tremila dosi al giorno. È una corsa irrefrenabile, la sua, nessun ostacolo frapposto dallo Stato alla sua ascesa riesce a fermarla: scuole, collegi, riformatori, carceri minorili e centri d'igiene mentale. Salvatore sperimenta ogni forma di reclusione fino a Poggioreale, l'Alcatraz napoletano, divenendo maestro nell'arte della fuga. Tanto ad attenderlo, ogni volta, c'è Lucia. Tanto poi si ricomincia. Il romanzo di formazione di un ex delinquente di strada. Una storia vera e rocambolesca di criminalità disorganizzata in una Napoli mai così cruda e irresistibile.