È il più recente volume del ben noto autore, che costituisce l’esito della ricerca e della visione teologico-spirituale del mondo in cui Egli si muove a suo agio con passione e scienza. Se c’è ambito di attenzione spontanea e dedizione scientifica che cattura il nostro interesse è proprio il campo che siamo noi stessi, ovvero la nostra umanità volta in tante direzioni semplici e complesse, che arriva da lontano ed osa intravedere il futuro. Eccoci davanti al significato essenziale dell’antropologia.
La filosofia del novecento già intuiva e poneva nell’antropologia il polo convergente e ineludibile del pensiero, della coscienza e della responsabilità.
L’autore coglie l’importanza antropologica e ci offre pagine ricche di contenuto scientifico e di prospettive sapienziali dando voce con sincerità a se stesso, a quanto pensa e sente, senza fermarsi alla rassegna pura e semplice di autori, trincerandosi dietro l’apparato delle loro citazioni.
Il disegno della ricerca parte e rispetta i principi della filosofia e della teologia; non si lascia sfuggire nessun dato chiaro o problematico dell’esistenza, facendo spazio alla psicologia, a tratti di letteratura, finanche alle neuroscienze, perché le discipline non si lasciano isolare, ma vivono in correlazione complementare tra di loro.
Riesce ad illuminare e a spiegare l’epistemologia della spiritualità e dell’antropologia, che si distinguono e si completano, senza identificarsi o sovrapporsi. Il discorso reca il pregio della profondità e dell’ampiezza con alcuni aspetti innovanti.
Nei Vangeli, Gesù viene spesso presentato mentre mangia: dalle nozze di Cana fino a dopo la Risurrezione, i pasti sembrano quasi un filo rosso che attraversa tutta la sua vita. Sono momenti conviviali in perfetto equilibrio tra ironia
e profondità, tra sorriso e improvvise pause di riflessione, sempre sorprendenti e inattesi.
Frate Alfonso, in un linguaggio divertente e scanzonato, commenta 24 brani evangelici con a tema i “pasti”. Le sue riflessioni culminano con l’ultima cena, quando Gesù da “mangione a scrocco” diventa “mangiato”, da distributore e moltiplicatore di pane e vino diventa egli stesso cibo e si offre gratuitamente agli uomini quale fonte di salvezza.
In questa lettura della storia dei nostri giorni, il libro sembra porsi come un "oltre" e "altro", cui essere attenti per rileggere il mistero fondamentale della nostra esperienza di fede (la Trinità) e il tempo e lo spazio ove il mistero si concretizza abbracciando l'uomo nella sua interezza (la creazione).
In questa lettura della storia dei nostri giorni, il libro sembra porsi come un oltre" e "altro", cui essere attenti per rileggere il mistero fondamentale della nostra esperienza di fede (la Trinità) e il tempo e lo spazio ove il mistero si concretizza abbracciando l'uomo nella sua interezza (la creazione). "
Il volume si riferisce ai punti cardinali della dottrina cristiana e nello stesso tempo manifesta ampiezza di sguardo fenomenologico e antropologico.
Questo libro approda più direttamente alla storia e la vita spirituale è descritta, talvolta anche se indirettamente, nell'ordine dei fatti accaduti nello svolgimento del tempo.
"L'anno della fede sottende allora un significato teologico riguardante la fede come esperienza totale di comunione con Dio e di coinvolgimento di sé; nello stesso tempo è un'espressione di coscienza storica, tesa a dire che la fede è processualità ossia si situa nel tempo e nel divenire storico. L'anno è appunto una scansione del tempo in cui siamo immersi. L'iniziativa del Papa esprime ancora una valenza pedagogica, perché è appello ad un impegno maggiore e ad una testimonianza più chiara del credente in risposta al mondo contemporaneo tormentato e carico di segni ambivalenti."
E’ il secondo volume della collana “l'uomo spirituale”, provvisto delle opportune credenziali per circolare nelle mani di chi intende arricchirsi spiritualmente e, per stabilirsi nel novero dei testi idonei al processo formativo per quanti accedono alle facoltà ed istituti teologici.
L’esperienza mistica è una declinazione particolarmente intensa dell’esperienza religiosa, quando l’io umano è rapito dal Tu divino. Come dono dello Spirito la presenza divina è dall’uomo conosciuta e sentita, vissuta e ricevuta in una eccelsa compenetrazione di amore.
Cristo è la guida verso la mistica. Egli è essenzialmente un mistico che si è occupato soprattutto di coltivare un rapporto di unità con la Sorgente ossia con il Padre.
Della mistica si offrono alcune linee storiche in un quadro che arriva fino ai giorni nostri; si fanno rimandi anche se fugaci all’esperienza di altre religioni e culture; si prende in esame lo stesso mondo biblico ruotando in modo esplicito o implicito intorno a Cristo.
E’ il primo volume della collana “l'uomo spirituale” che presenta i presupposti necessari per iniziare un cammino nella vita spirituale.
I volumi a seguire tratteranno della chiesa, dei sacramenti, della liturgia e della mistica.
Esso è nato come un'opera tesa a sussidiare lo studio della teologia spirituale speciale, è anche un ottimo sussidio per chi nella Chiesa vuole approfondire la conoscenza delle radici del vissuto spirituale cristiano.