''La cultura è memoria'' ha ripetuto tante volte Jurij M. Lotman, uno dei più grandi studiosi del Novecento, fondatore della semiotica della cultura, ed ''è sempre legata all'esperienza passata, sottintende per forza di cose una continuità etico-intellettuale e spirituale, insita nella vita dell'individuo, della società e dell'umanità. (...) Quando parliamo della nostra cultura contemporanea - pur non rendendocene conto - magari parliamo anche della via lunghissima che questa cultura ha percorso''.
Nate in Estonia come sceneggiatura di una serie televisiva trasmessa tra il 1986 e il 1991, le ''Conversazioni sulla cultura russa'' ci offrono il volto sorprendente e ''incarnato'' dello studioso presentandoci, su un registro consapevolmente antiaccademico, un vivido spaccato della cultura russa dal XVIII al XX secolo. Rendono disponibile al curioso e all'amatore, ma anche al docente e allo studioso, un materiale vastissimo, veicolato con taglio totalmente inedito, che arricchisce sensibilmente il già immenso contributo di Lotman all'esplorazione del ''continente cultura russa''.
Che cos’è la cultura? Sembra facile rispondere, ma tentare una risposta significa accettare di intraprendere una scalata su una parete molto scivolosa. Nelle ricerche di carattere semiotico-tipologico il concetto di cultura è assunto come primitivo. Si deve distinguere, al riguardo, la considerazione della cultura secondo il punto di vista a essa proprio, dalla considerazione della stessa secon- do il punto di vista da cui ci si propone la costruzione di un metasistema scientifico che la descriva.
Una semiotica della cultura non può concepirsi estranea a un rapporto tra natura e storia. Michel Serres, il filosofo francese, interrogato un giorno sul perché il mondo non fosse circolare, ma i pianeti avessero orbite ellittiche, rispose: l’ellissi ha due fuochi, e non un cen- tro soltanto. Le ellittopedie, a differenza delle enciclopedie, hanno due fuochi. Così, la semiotica si colloca all’interno, da una parte, della natura, dall’altra, della storia, della cultura.
Un classico della semiotica: i semiologi sovietici sono stati i primi ad approfondire lo studio dei sistemi semiotici, diversi dal linguaggio, che forniscono modalità strutturate per interpretare il mondo: fra di essi particolarmente importanti sono i modelli culturali, definiti e trasmessi per mezzo di riti, miti e letteratura.