Il narcisismo è da alcuni anni uno dei temi privilegiati delle discipline psicologiche. Inoltre, il "narcisismo" è diventato una delle parole chiave in vari tentativi - si pensi anzitutto ai lavori di Christopher Lasch - di comprendere non solo la psicologia individuale, ma anche la cultura delle società in cui viviamo. Con questa ricerca Alexander Lowen, lo psicoanalista che ha proseguito con più precisione e autorevolezza il cammino aperto da Wilhelm Reich, dà un contributo originale e illuminante alla comprensione di quello che sta diventando, a giudizio di molti, il male più diffuso e allarmante dell'uomo contemporaneo. Attraverso una serie di "storie di casi", di esempi che permettono una comprensione agevole anche al non specialista, l'autore mette a fuoco la figura del narcisista e mostra come le terapie bioenergetiche si applichino con efficacia ai disturbi narcisistici. Vittima e al tempo stesso capace di infliggere terribili sofferenze, il narcisista è, nell'analisi di Lowen, innanzitutto caratterizzato da un'ostinata negazione dei sentimenti che lo condanna a desolanti rapporti manipolatori e inautentici. Di particolare interesse è l'attenta ricognizione di quel "linguaggio del corpo" che nel narcisista anticipa e trascende l'espressione verbale.
Gli scritti inediti qui presentati sono in parte conosciuti dai praticanti bioenergetici come le 'monografie di Lowen'. Si tratta di una raccolta emblematica, che copre l'arco di vent'anni di ricerca, dal 1962 al 1982, colmando una grossa lacuna nella letteratura bioenergetica. Vi vengono infatti discussi e sviscerati tutti i temi fondanti del pensiero loweniano: il rapporto tra stress e malattia, il piacere in relazione al corpo, il rapporto tra respiro e movimento e tra pensiero e sentire, il legame tra volontà di vivere e voglia di morire, l'aggressività e l'orrore. Nella vastità degli argomenti trattati, due temi spiccano per centralità e profondità di analisi: la relazione tra sesso e personalità e il valore ineludibile che ha l'autoespressione per la salute e la guarigione psicocorporea. Tutto ciò che inibisce o rende difficoltosa l'espressione di sé è, nell'ottica bioenergetica, fonte di stress e di possibile malattia: l'emozione che non può essere espressa si trasforma in tensione per i muscoli che dovrebbero essere coinvolti nella sua espressione. La grande intuizione che Lowen, partendo da Freud e passando per Reich, ha sviluppato in modo del tutto innovativo è proprio il rapporto diretto tra inibizione e tensione: tale rapporto è talmente stretto che è possibile valutare e riconoscere quali emozioni e impulsi siano stati inibiti in una persona soltanto studiando le sue tensioni muscolari.
La coscienza del proprio "io" nel rapporto tra corpo e mente. In quest'opera Lowen descrive e analizza, attraverso le storie di alcuni drammatici casi, il modo in cui nascono i problemi emozionali che conducono l'individuo ad abbandonare la realtà, perdendo il contatto con le necessità e le sensazioni del proprio corpo. Il conflitto tra l'io e il corpo provoca una scissione nella personalità che influenza ogni aspetto della vita e del comportamento. L'io dissociato dal corpo è debole e vulnerabile, così come un sapere privo di sentimenti è vuoto e senza significato. Questi principi, secondo l'autore, vanno applicati nell'educazione e nella terapia psichica, eliminando all'origine i sensi di colpa, di pudore o vergogna che stanno alla base delle dissociazioni schizoidi. Il piacere fisico è una fonte vitale di benessere emotivo. Molte persone, tuttavia, negano al proprio corpo la capacità di godere e la possibilità di essere felice. Questo libro suggerisce una nuova via verso il soddisfacimento emotivo, attraverso la consapevolezza del proprio corpo e un gratificante rapporto tra corpo e mente.
Ecco un piano rivoluzionario per vincere la depressione, ideato da un illustre psichiatra. La persona depressa, dice Lowen, ha perduto il contatto con la realtà e soprattutto con il proprio corpo. Questo libro pionieristico ci insegna a vincere la depressione attivando le forze vitali stagnanti e addestrando mente e corpo a rispondere con la stessa prontezza con cui uno strumento perfettamente accordato risponde al tocco del virtuoso. Attingendo alla sua vasta esperienza con pazienti depressi, Lowen esorta a un ritorno al corpo, a ristabilire le comunicazioni con il nostro unico strumento di autoespressione. Dal punto di vista pratico, Lowen presenta una serie di esercizi semplici ma efficaci che possono risvegliare la persona depressa alle sue energie intrinseche e insegnarle a esprimere il suo amore, la sua indipendenza, la sua unicità e la sua essenziale realtà. L'uomo non può esistere separato dal proprio corpo, non può esistere anzi alcuna forma di esistenza mentale indipendente dall'esistenza fisica. Ed è basandosi su questa certezza che la concezione di Lowen libera tutta la sua carica rivoluzionaria. Solo lavorando a un tempo sul corpo e sulla mente, senza sminuire o trascurare uno dei due a favore dell'altro, si può agire in pieno sulla totalità dell'uomo restituendogli le forze fisiche e spirituali indispensabili per una vita integra, libera e spontanea.