Questo libro, ricco di aneddoti, si propone di fornire un'agile sintesi della musica dal punto di vista di ciò che è oggi, ritrovando nell'evoluzione slorica quei precedenti che l'hanno generata e sottolineando di ogni problema la sua perennità nel passato e la sua permanenza nell'attualità. La storia della notazione musicale comincia prima dei codici miniati del Medioevo, ma si conclude con la registrazione su DVD; l'influenza dell'ideologia politica sulla musica parte dall'Atene di Platone e arriva all'URSS di Zdanov e oltre; la storia del pubblico, che ali inizio vede Dio come unico destinatario della pregìiiera cantata, si allarga fino alle folle che per un concerto rock riempiono gli stadi del nostro tempo; la definizione del timbro della voce umana, dal purissimo e un po' asettico sapore del gregoriano, approda ai personalissimi colori timbrici di Louis Armstrong, Domenico Modugno, Edith Piaf.
"Una storia del teatro che sia seria ed esauriente al tempo stesso è francamente impossibile, poiché nessuno può pretendere di coprire l'arco di conoscenze necessarie a narrare 2500 anni di vita, articolati in civiltà estremamente diverse, e in almeno venti lingue irrinunciabili. Questa Breve storia adotta un criterio diverso, e racconta il teatro quale noi lo conosciamo collegando sinteticamente quegli aspetti, quei momenti, quei movimenti e quei nomi che hanno contribuito a farne quello che è. Non tanto dunque una storia del teatro nella sua inabbracciabile estensione e sovrumana complessità, quanto la storia del "nostro" teatro come logico punto di arrivo del passato." (Luigi Lunari)