Quella raccontata in questa anti-guida non è la Cuba di cui parlano i "cucador" italiani a caccia di facili avventure erotiche, e nemmeno quella di cui parlano figure internazionali, apertamente simpatizzanti per Fidel Castro, da Gianni Minà fino a Diego Armando Maradona, fino ai marxisti nostrani da salotto televisivo. Nelle intenzioni dell'autore vuole essere la Cuba quotidiana, quella del popolo che dovrebbe vivere con una manciata di dollari di stipendio al mese, mentre una lattina di Coca Cola (che, nonostante l'embargo, si trova a ogni angolo di strada) costa un dollaro.