Il prezioso lavoro dell'autrice presenta delle dimensioni incomparabili con ogni altra situazione di lutto o di perdita; il rigore e il livello della sua ricerca rendono omaggio agli esuli ai quali ella ha dato la parola. L'esilio involontario è una prova che sollecita tutte le risorse dell'individuo. Dalla violenza dell'esclusione al lento adattamento alle condizioni di rifugiato, dalla disperazione legata alle molteplici perdite alla difficile integrazione in terra d'asilo, il percorso dell'esule impone un lavoro psichico lungo, complicato e doloroso, a volte al limite del sopportabile.