In questo volume Maddalena "dice tutto", e lo fa per obbedienza, cercando di esporre i segreti più intimi dell'anima, evidenziando cose finora non notate. Lo fa attraverso il tracciato spirituale di un padre gesuita intermediatore (come lei lo chiama), sant' Ignazio, e su questo solco il Divino Seminatore ha potuto gettare il seme che una volta germogliato ha dato frutti di verità e semplicità. Così l'autrice ricostruisce un percorso di vita teso al donare a chi ha più bisogno.
In questo volume è narrata in prima persona la prima parte della vita di una donna straordinaria che ci racconta la sua infanzia, la Sua esperienza del male, le atrocità della guerra, e il Suo rapporto con "il tenero Signore". Maddalena matura in sé la convinzione che "Io sono. E' che esiste una possibilità di entrare in rapporto con Lui, che dipende da Lui solo, che Lui si può chinare su una povera formica umana." La Sua è una voce mistica e ispirata, in costante dialogo con Dio: "Se dovessi morire fra poco resterei per l'eternità una persona stupita, che non ha mai capito niente della propria vita ma che ringrazia per averla passata così, abbeverata di dolori e ricolmata di gioie, ebbra davanti alla bellezza e piena di riconoscenza per Dio che si degna, non si sa perché, di far intravedere a qualcuno il suo destino."
GLI AUTORI
Nata in Francia più di sessant'anni fa, laica, sposata con tre figli, lascia tutto - casa comodità lavoro - per trasferirsi a Spello, in Umbria, con il marito e la figlia minore. Qui apre una comunità, la Casa della Povera Gente, dove tutti sono accolti nel più schietto spirito evangelico francescano.Maddalena è continuamente richiesta da ogni parte d'Italia per parlare di Dio e di come è avvenuto il suo folgorante incontro con lui. Dopo anni e anni di ricerche e sbandamenti, è un incontro davvero clamoroso e per noi contagioso. Ascoltiamo così la voce di una donna che unisce in sé cultura, umiltà, pienezza di vita, obbedienza alla Chiesa e allo Spirito.Ricordiamo le sue precedenti pubblicazioni: Il canto dell'allodola (Gribaudi 1991), Passava beneficando (Marietti 1999).
"Per molti aspetti la vicenda di Maddalena di Spello è, ben oltre i dati biografici, non diversa da quella di tanta borghesia europea nel nostro secolo. Si tratta infatti di una francese il cui cattolicesimo di nascita non regge l'impatto con la cultura contemporanea, dal positivismo imperante nei licei della terza repubblica al marxismo che si impone nel secondo dopoguerra. Non meraviglia dunque che Maddalena, appena entrata all'università dopo la Liberazione, abbia partecipato alle ansie di rinnovamento culturale e sociale largamente diffuse in quegli anni tra gli studenti parigini. Non meraviglia neppure la crisi di valori e l'angoscia in cui quel tipo di cultura l'aveva gettata, così come le scelte personali anticonformiste e antiborghesi, sulle quali però non si costruisce un'esistenza sociale, con il lavoro e la famiglia. A questo punto la storia di Maddalena si discosta dall'ordinario e prende una piega imprevista. Le dure vicende dell'esisitenza - il bisogno, la malattia - la fanno casualmente incontrare con persone convertite da poco, 'piene di entusiasmo e di gioia', che la guidano 'sulla strada della preghiera'." DALLA NOTA INTRODUTTIVA
GLI AUTORI
Nata in Francia più di sessant'anni fa, laica, sposata con tre figli, lascia tutto - casa comodità lavoro - per trasferirsi a Spello, in Umbria, con il marito e la figlia minore. Qui apre una comunità, la Casa della Povera Gente, dove tutti sono accolti nel più schietto spirito evangelico francescano.Maddalena è continuamente richiesta da ogni parte d'Italia per parlare di Dio e di come è avvenuto il suo folgorante incontro con lui. Dopo anni e anni di ricerche e sbandamenti, è un incontro davvero clamoroso e per noi contagioso. Ascoltiamo così la voce di una donna che unisce in sé cultura, umiltà, pienezza di vita, obbedienza alla Chiesa e allo Spirito.Ricordiamo le sue precedenti pubblicazioni: Il canto dell'allodola (Gribaudi 1991), Passava beneficando (Marietti 1999).