Il problema dei diritti umani è sempre stato un argomento oggetto di rivendicazioni e dibattiti. Il libro propone un metodo di lettura dei diritti umani, visti nella loro evoluzione storica, basato su due diversi approcci: personalistico e individualistico. Cerca poi di verificare la validità di tale proposta metodologica mediante l’analisi di alcuni fondamentali testi normativi (Carte, Dichiarazioni, Costituzioni), ribadendo in conclusione la convinzione del valore primario della prospettiva personalistica nell’attribuire solida fondazione e coerente giustificazione ai diritti dell’uomo.
Destinatari
Studenti di filosofia, diritto e giurisprudenza, teologia attenti al dialogo tra ragione e teologia.
Autore
Gianfranco MAGLIO (Portogruaro, 1957), laureato in giurisprudenza e in filosofia, è docente stabile presso la cattedra di filosofia dell’ISSR “Giovanni Paolo I” di Treviso - Facoltà Teologica del Triveneto e avvocato patrocinante in Cassazione. Oltre a numerosi saggi di filosofia del diritto, filosofia morale e filosofia medievale comparsi in diverse riviste scientifiche, ha pubblicato: L’idea costituzionale nel medioevo. Dalla tradizione antica al “costituzionalismo cristiano” (Verona, 2006); Lineamenti di filosofia del diritto. Il fondamento dell’esperienza giuridica: dialogo fra ragione, teologia e storia (Padova, 2011); La coscienza giuridica medievale. Diritto naturale e giustizia nel medioevo (Padova, 2014); Ordine e giustizia in Dante. Il percorso filosofico e teologico (Padova, 2015); Libero arbitrio e libertà in San Bonaventura (Padova, 2016); Il mondo di Dante e la povertà evangelica (Padova, 2018); Libertà e giustizia nel pensiero di Tommaso d’Aquino. Un modello di umanesimo cristiano (Padova, 2020).
Nel dialogo con il pensiero della tradizione, oggi più che mai essenziale in un tempo che soffre la perdita di significati forti e punti di riferimento, ripensare l'opera di Tommaso d'Aquino costituisce un fecondo percorso di apertura umana e intellettuale, nel segno di un rinnovato umanesimo. Condividendo tale premessa il saggio si occupa di due valori centrali del pensiero etico-giuridico tommasiano, anche nelle loro necessarie conseguenze politiche, la libertà e la giustizia, visti nel loro ineliminabile rapporto e quali condizioni per la vita buona e il perfezionamento dell'uomo. Tommaso ha spiegato molto bene come non possa esistere vera libertà senza giustizia e come quest'ultima necessiti della prima: ne esce una visione fiduciosa nelle possibilità che si offrono all'uomo stesso, pur nella constatazione dei suoi limiti ontologici, in pratica un efficace modello di umanesimo cristiano in grado di promuovere la persona umana nelle varie dimensioni della sua esistenza, vista certamente nella sua storicità e contingenza ma allo stesso tempo riconoscendone la specifica dignità e il destino eterno.
Un testo a modi manuale, un'introduzione al pensiero filosofico-giuridico con una panoramica sulla storia della filosofia del diritto e i problemi fondamentali in rapporto dialogico con la storia della filosofia e con la domanda teologica.
Il libro affronta le tappe cronologiche del periodo medievale in un contesto più ampio tramite una riflessione sulla genesi, la formazione e lo sviluppo di questa civiltà. Ciò significa investigare, in modo agevole e ben comprensibile, la mentalità, il quotidiano di quel tempo, passando per i grandi processi evolutivi e di lunga durata e l'esposizione dettagliata di personaggi e fatti essenziali. Ne deriva la certezza che quest'opera si prospetta come uno strumento ricco e affidabile. Una garanzia di conoscenza che si avvale del continuo reciproco richiamo tra eventi circoscritti e grandi mutamenti. Un libro per tutti, in particolare raccomandato ai docenti e agli studenti
Un'analisi e una riflessione sull'evoluzione storica delle concezioni politiche e sul costituzionalismo del medioevo cristiano.
Il libro, che si propone essenzialmente finalità divulgative e didattiche, va inteso come testo integrativo e di supporto ai molti e validi manuali oggi in circolazione. Il periodo storico affrontato è l'alto medioevo con quasi esclusivo riferimento alle vicende dell'Europa Occidentale ove si è formata quella civiltà che è parte di noi stessi e che deve essere al tempo stesso riaffermazione orgogliosa di una identità culturale e di una comune sensibilità.
Attraverso un lavoro paziente e misurato, viene ricostruito nel presente libro il contesto in cui si sviluppa e prende forma il pensiero di Marsilio da Padova. L'autore riadduce pienamente Marsilio al suo tempo e ne sviscera il pensiero come componente legata alla filosofia medievale, con i suoi travagli e le sue antitesi, ma anche con la coerente unitarietà delle tematiche di fondo.