Uno studio originale e rivoluzionario sull'identità controversa del cosiddetto "Pseudo-Dionigi". I quattro trattati e le dieci lettere che compongono il Corpus Dionysiacum devono la loro straordinaria fortuna a due fattori: l'eccezionale levatura speculativa dei contenuti e lo pseudonimo dietro il quale il loro autore nasconde la propria identità: il Corpus è infatti portatore di dottrine di grande impatto teoretico su temi come l'ordine scalare dell'universo angelico e dei gradi ecclesiastici disposti in gerarchia (termine coniato proprio in questi scritti), la teologia negativa, la deificazione al termine dell'ascesa dell'anima verso Dio; opera attribuita a Dionigi membro dell'Areopago di Atene, convertito da san Paolo al cristianesimo. Per ottocento anni nessuno mise seriamente in dubbio la paternità di questi scritti, e numerose leggende fiorirono sulla biografia del personaggio. Ernesto S. Mainoldi, esperto di fama internazionale delle tematiche teologiche di area latina carolingia e proto-bizantina, propone qui gli esiti di una ricerca filologico-storica riccamente documentata e persuasiva, orientata, per la prima volta, a una dettagliata e completa ricostruzione del contesto storico-dottrinale in cui sono stati concepiti e hanno visto la luce gli scritti del Corpus.