Data di pubblicazione: Luglio 2018
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Pochi mesi prima della sua morte il cardinale Carlo Caffarra ha detto francamente che “bisogna essere ciechi per non vedere la confusione nella Chiesa”. La confusione, disorientamento, smarrimento dell’uomo d’oggi non è solo il contesto in cui vive la Chiesa, ma qualcosa la sta penetrando. Le varie crisi d’oggi (esistenziale, economica, culturale, politica, etica) contagiano anche la Chiesa. Essa le vive e subisce sul piano della fede, dei sacramenti e della pastorale. Dove sta la causa di tutto ciò? Nel distogliersi dalla verità: nel tremendo e voluto accecamento dell’uomo che lo allontana dalla verità. Questo accade quando l’uomo stesso pretende di essere padrone della verità fino a voler annichilirla, il che inevitabilmente lo conduce all’auto-distruzione. La Veritatis Splendor (1993) è l’enciclica di Giovanni Paolo II in cui il santo papa, già 25 anni fa aveva precisamente diagnosticato la malattia dell’attuale civiltà, anche quella cattolica, che si chiama la “menzogna” ed assume le forme di relativismo, individualismo, agnosticismo ecc. Giovanni Paolo II, come Giovanni Battista nel Vangelo, indica la Verità rivelatasi nella Persona di Cristo. Pertanto papa Wojtyła riprende e ribadisce l’esistenza della Verità Unica, Universale, Non negoziabile, accessibile a tutti, la Quale di persona è venuta incontro all’uomo nell’evento dell’Incarnazione. Lo splendore di Cristo-Verità, nell’oscuro labirinto delle migliaia delle più raffinate forme retoriche offerte dall’odierna civiltà, si presenta come l’unica Luce che illumina all’uomo il suo mistero, la sua altissima dignità, la verità da conoscere, la via da percorrere, i comandamenti da osservare e i valori inviolabili da rispettare.
Pochi mesi prima della sua morte il cardinale Carlo Caffarra ha detto francamente che “bisogna essere ciechi per non vedere la confusione nella Chiesa”. La confusione, disorientamento, smarrimento dell’uomo d’oggi non è solo il contesto in cui vive la Chiesa, ma qualcosa la sta penetrando. Le varie crisi d’oggi (esistenziale, economica, culturale, politica, etica) contagiano anche la Chiesa. Essa le vive e subisce sul piano della fede, dei sacramenti e della pastorale. Dove sta la causa di tutto ciò? Nel distogliersi dalla verità: nel tremendo e voluto accecamento dell’uomo che lo allontana dalla verità. Questo accade quando l’uomo stesso pretende di essere padrone della verità fino a voler annichilirla, il che inevitabilmente lo conduce all’auto-distruzione. La Veritatis Splendor (1993) è l’enciclica di Giovanni Paolo II in cui il santo papa, già 25 anni fa aveva precisamente diagnosticato la malattia dell’attuale civiltà, anche quella cattolica, che si chiama la “menzogna” ed assume le forme di relativismo, individualismo, agnosticismo ecc. Giovanni Paolo II, come Giovanni Battista nel Vangelo, indica la Verità rivelatasi nella Persona di Cristo. Pertanto papa Wojtyła riprende e ribadisce l’esistenza della Verità Unica, Universale, Non negoziabile, accessibile a tutti, la Quale di persona è venuta incontro all’uomo nell’evento dell’Incarnazione. Lo splendore di Cristo-Verità, nell’oscuro labirinto delle migliaia delle più raffinate forme retoriche offerte dall’odierna civiltà, si presenta come l’unica Luce che illumina all’uomo il suo mistero, la sua altissima dignità, la verità da conoscere, la via da percorrere, i comandamenti da osservare e i valori inviolabili da rispettare.