Un pellegrinaggio quotidiano, quello di don Gianluca, cappellano di un ospedale di Brescia, fatto di incontri con persone che vivono un momento duro della loro vita, in cui emergono energie inattese che fanno sbocciare in loro motivi di speranza. La corsia diventa così "il santuario della speranza" e il malato il "pellegrino" capace di trasfigurare le sue difficoltà in opportunità. Ecco che le storie ordinarie di vita richiamano le vite di alcuni santi, creando una sorta di "gemellaggio" tra i santi del cielo e i "santi della terra". Da ogni incontro scaturisce un breve, ma intenso messaggio rivolto al lettore, per gettare nuova luce sul suo "cammino" nella "corsia della vita".
Dopo il fortunatissimo Goccia dopo goccia, don Gianluca, in occasione degli 800 anni dal primo presepe della storia, voluto da Francesco d'Assisi a Greccio, ci offre una nuova raccolta di pensieri e riflessioni, immediati e diretti, per riportarci nel cuore del Natale, per aiutarci a cogliere tutta quella vita che il presepe può ancora regalare, per narrarci in modo nuovo il senso profondo di un messaggio intramontabile. Il presepe ci permette di contemplare il farsi piccolo di Dio, il suo nascere tra noi. Tutto e tutti coloro che si muovono attorno alla grotta, angeli, stelle, pastori, magi, ci dicono che anche noi, ogni giorno, nei più semplici gesti, possiamo accogliere, riconoscere e donare il Dio bambino. Le riflessioni arricchite da un'accurata scelta di immagini e l'uso del font ad alta leggibilità rendono la lettura molto piacevole.
Una raccolta di pensieri e riflessioni, brevi e freschi, come fossero gocce che rinfrescano la quotidianità. Così l'Autore, ha costruito e pensato il libro, perché ogni goccia sia una piccola luce che si accende sul cammino, un sorso che rinfresca in momenti di fatica, una pacca sulle spalle quando il procedere si fa faticoso. Le riflessioni arricchite da un'accurata scelta di immagini e l'uso del font ad alta leggibilità rendono la lettura molto piacevole.