Samir, sette anni, e una guerra, quella in Medio Oriente, assurda e cruda come ogni guerra, raccontata attraverso i suoi occhi. Orfano di entrambi i genitori, viene accolto insieme al fratello minore da una coppia di sfollati: Waleed, musulmano, e Faya, cristiana. La sua vita subisce una brusca svolta quando un gruppo di jihadisti uccide Waleed e portano Samir in un campo di addestramento per farne un soldato, separandolo così dal fratello. Samir è riluttante ad abbracciare l'ideologia jihadista. Il miliziano responsabile del campo decide quindi di farlo torturare. Quando la situazione sembra senza via d'uscita, accade qualcosa d'imprevedibile che permette a Samir di continuare a sperare...