Questo romanzo è dedicato a tutte le persone inguaribilmente "giovani dentro", qualunque sia la loro età anagrafica. In particolar modo a coloro che, pur avendo da tempo varcata la soglia degli "anta", si rifiutano di invecchiare. Non già scimmiottando figli e nipoti, abbigliandosi come i suddetti e adottando il loro tipico codice espressivo, bensì difendendo a spada tratta la propria freschezza d'animo e di pensiero dagli sleali attacchi di chi mira a scalfirla. Questo libro, è frutto di una lunga esperienza, relativa a quella che definiamo "terza età". Leggendo questo romanzo si può piangere senza ritegno di fronte alla storie di ultra ottuagenari-bambini, con una visione dell'esistenza e del mondo, proprio perché "infantile", improntata ad una sorprendente, straordinaria saggezza. Un libro-tributo a tutti gli anziani che riescono ad assaporare, istante per istante, il presente, senza volgersi nostalgicamente indietro.
Un'articolata e profonda riflessione sui problemi etico-morali legati alla pratica della fecondazione in vitro. Il volume è arricchito da lunghi saggi di: Prof.ssa Paola Ricci Siodoni, Prof. Angelo Luigi Vescovi, Prof. Pietro Barcellona.
Una bella antologia di intense e soavi poesie-preghiere. Dopo l'edificante raccolta poetica Il tuo amoroso assedio", l'Autrice firma ora questo nuovo, ispirato poemetto, in cui struggenti liriche dedicate a Maria, Stella dell'Evangelizzazione e lume prezioso ai passi dei Suoi disorientati figli, si alternano ad altre di altissima spiritualità e valenza profetica, specie laddove più vibrata si fa la denuncia dei mali sociali, delle tante, raccapriccianti ingiustizie, che inducono la poetessa a implorare l'Eterno, affinchè invii il Suo Spirito purificatore sul mondo. "
Queste poesie sono lampi nella notte che squarciano le nebbie della nostra superficialità e fanno palpitare il cuore di meraviglia, di gioia, di stupore. Poesie che diventano preghiera o la fanno sgorgare con forza dal profondo.
Un prodigio, quello di ''fermare il tempo'', in senso non visionario inteso. Che tutti potremmo - e dovremmo - operare, costituendo l'ancora di salvezza per la nevrotica societa' contemporanea, di cui l'autrice fotografa uno spaccato emblematico.