La televisione è, oggi più che mai, un linguaggio spettacolare, una simulazione volta a mettere in scena la vita: l'ordinario, il consueto, il quotidiano, presentato come tale. Nel tentativo di avvicinarsi allo spettatore, dunque, il broadcaster parla con il linguaggio dell'esistenza, cioè porta, riproduce e fa rivivere la vita di tutti i giorni. Il testo analizza le caratteristiche attuali del medium televisivo a confronto con la tv delle origini, segnata da un forte intento pedagogico. E suggerisce allo spettatore chiavi di lettura e interpretazioni per un utilizzo critico del mezzo.