Maestro di spiritualità per la beat generation, osannato da Evola e pubblicato da Pavese. La vita di Mircea Eliade (Bucarest, 1907 - Chicago, 1986), che ha conosciuto fortune e destini imprevisti e mai convenzionali, è qui raccontata nella più aggiornata biografia italiana: i viaggi giovanili in Italia e il rapporto precoce con la cultura del nostro Paese, la lunga permanenza in India e lo studio della religiosità indù, i numerosi legami intellettuali e di amicizia con i maggiori protagonisti del Novecento come Jung, Pettazzoni, Dumézil, Ortega y Gasset, Schmitt e Scholem, l'adesione alla Guardia di Ferro rumena e le relazioni intessute con i suoi principali ideologi e sostenitori (Codreanu, lonescu, Cioran, ecc.), il lavoro diplomatico svolto in Portogallo e, infine, la consacrazione del periodo francese e la lunga docenza all'Università di Chicago.
Mircea Eliade, filosofo e saggista, è uno dei maggiori storici delle religioni del Novecento, oltre che uno dei primi orientalisti ad aver introdotto gli studi sullo Yoga in Occidente. Questa biografia ripercorre, come un accorato tributo, la sua vita: da adolescente goffo e malinconico, con una smisurata passione per lo studio, si dedica agli esperimenti di chimica e alle scienze naturali, a cui seguiranno gli studi di letteratura e filosofia (a soli quattordici anni pubblica il suo primo racconto: "Romanzo di un adolescente miope"). Dopo la formazione in Romania, il viaggio in India come studente di filosofia, il soggiorno in Portogallo, gli anni parigini fino all'esplosione della fama mondiale e al conseguimento della cattedra di Storia delle Religioni all'Università di Chicago. I due saggi "Tecniche dello Yoga" e "Sciamanismo e le tecniche dell'estas" restano i suoi contributi più significativi nel campo della Storia delle Religioni, e propongono una riflessione inedita sull'Uomo.