Questo libro discute i termini della "questione acqua" in Italia: quanta ce n'è e da dove viene? Chi la amministra e con quali regole? Chi la gestisce, e con quali risorse economiche? Quanto siamo distanti ancora da un modello di gestione che sappia garantire i bisogni di tutti e insieme salvaguardare le generazioni future? Per colmare questa distanza occorre saper conciliare l'affermazione dei diritti con la consapevolezza che l'acqua è un servizio industriale e richiede organizzazione di uomini, infrastrutture, tecnologia, capitali.
Quella che un tempo era la cenerentola dei servizi pubblici è diventato uno dei problemi più pressanti del nostro tempo. Oggi i rifiuti evocano veleno e distruzione dell'ambiente; ogni italiano ne produce circa 1 kg e mezzo al giorno, di cui una buona parte finisce in discariche in via di esaurimento, quantità crescenti ma insufficienti vengono recuperate, e altre fanno perdere le tracce in modi alquanto sospetti. Tuttavia, gestire i rifiuti in modo corretto si può: richiede una strategia complessa, volta a ridurre le quantità da smaltire e il loro potenziale nocivo, coinvolgendo il sistema produttivo e responsabilizzando i cittadini. Ma servono anche soluzioni tecnologiche efficienti che permettano di gestire quei rifiuti che comunque non si potranno riciclare.
Le Alpi Giulie, incastonate tra terre di cultura slava, germanica e italiana, oltre a essere uno scrigno a cielo aperto di bellezze naturali sono anche lo scenario che ha fatto da testimonianza a uomini d'eccezione, veri pionieri dell'alpinismo. I viaggiatori inglesi e austriaci, la Società Alpina Friulana, Giacomo Savorgnan di Brazzà e Julius Kugy sono alcuni protagonisti di questo libro, insieme ai loro itinerari alla scoperta del Tricorno, del Matajur, del Canin, del Montasio e delle altre vette. Memorie preziose e spunti suggestivi per chi vuole sognare la prossima salita sulle Alpi Giulie.