Dieci anni dopo la prima pubblicazione di Mendicante di luce, la nuova edizione rinnovata e ampliata del viaggio spirituale di Masterbee, raccontato in prima persona, si arricchisce di episodi, incontri e perdite (in particolare quella dell'amata Kicka, moglie e compagna di viaggio). Il suo cammino, che lo ha portato a contatto con mistici, asceti e personalità di svariate culture e religioni, dalla Germania alla Grecia, dall'induismo al buddismo, in cerca di una spiritualità che oltrepassasse la sfera mentale e la dimensione egotica e approdasse alla fede, lo conduce, infine, alla religione cattolica e lo fa portavoce di una religiosità contemplativa dalle sfumature uniche. La prefazione di padre Raniero Cantalamessa impreziosisce un testo che, scritto da Masterbee proprio su invito del predicatore cappuccino, ha fatto epoca, un libro che, in una Chiesa dialogante come quella di papa Francesco, può aprire strade inesplorate e fornire nuovi spunti di riflessione.
“Andate verso la Luce, abbandonatevi alla Luce, credete alla Luce, amate la Luce, non vi pentirete, troverete la pace vera, quella pace che non appartiene al mondo”
Dopo lo straordinario successo di Mendicante di luce(San Paolo, 2007), Masterbee racconta il percorso di conversione dell’anima a Dio non da una prospettiva storica ma come bruciante diario interiore, in una successione di illuminazioni, di svelte sentenze e di aforismi, su sfondi descrittivi sobri e suggestivi. Il volume si compone di tre parti, suddivise in brevi capitoli, dal sapore visivo, olfattivo e uditivo. All’inizio il protagonista si trova a Benares, lungo il Gange, e osserva un sannyasin errante, la ciotola delle elemosine nelle mani, immobile, silenzioso, che lo guarda con un leggero sorriso. Nella seconda parte il Pellegrino si trova nella giungla “fremente di vita e di mistero”. La sua meditazione continua, ma su uno sfondo che conferisce alla realtà un significato che la rinnova, la trasforma e la divinizza. Nella terza parte cambia ancora il contesto: una cattedrale, presso un tempietto pagano, in una grotta, su una roccia, sul prato, accanto a un confessionale, in una metropoli.
Il suggestivo itinerario si conclude al tramonto, su una roccia, dinanzi a uno sconfinato orizzonte di monti e di valli, con un fraterno invito rivolto a tutti:
Il CD audio: Cosmic Way, The voice of Kicka. Pura sola voce, senza appoggio strumentale, 8 pezzi musicali e vocalizzi scritti e interpretati da Kicka. Durata 60 minuti circa.
Pittore e grafico di una certa notorietà internazionale nella seconda metà del Novecento, il tedesco Masterbeeè stato anche, un indefesso «ricercatore spirituale». All’attività professionale, contrassegnata da esposizioni in molte importanti città europee e americane e da incontri con artisti illustri, si accompagna dunque l’ascolto di magisteri religiosi diversi da quello protestante nel quale si è formato. Questo libro documenta i suoi contatti con testimoni delle più varie tradizioni spirituali e ascetiche del Medio e dell’Estremo Oriente, la sua adesione al buddismo, per lunghe stagioni della vita, la segregazione eremitica in compagnia della moglie Kicka, affermata scultrice e cantante, e infine la conversione di entrambi alla Chiesa cattolica, nella quale le precedenti esperienze trovano uno sbocco naturale, un approdo che integra, rasserena e purifica. Il suo primo libro, Mendicante di luce (San Paolo, 2007) ha ricevuto una straordinaria accoglienza dal pubblico e dalla critica ed è stato tradotto in diverse lingue.
La storia fenomenale di un vero buddista, un uomo che ha incontrato in India Allen Ginsberg, che ha fatto l’esperienza della beat-generation e dei figli dei fiori che ha conosciuto e vissuto la vita fino in fondo. Svizzero tedesco di nascita e abbandonato dalla madre in tenera età, venne adottato da una famiglia molto severa, dove il padre, protestante dalla morale assai rigida, usava imporre la disciplina con violenza talvolta impensabile.
Ha conosciuto il buddismo zen all’ età di quindici anni in Svizzera, ha viaggiato per tutta l’Europa per motivi di studio, incontrando a Parigi personaggi come Sartre, Giacometti, Chagall, Picasso e, a Berlino, Klaus Kinski e l’intellighentia letteraria.
A Istanbul ha incontrato i mistici sufi, sull’Himalaya i santoni e i guru. È stato discepolo di Krishnamurti, di Tatwala Baba e di tanti altri conosciuti e sconosciuti, ha vissuto in ashram induisti e monasteri buddisti tibetani.
Finché un giorno ha incontrato uno staretz, un eremita ortodosso, che dette corpo alla sua voglia di Dio trasmettendogli la Preghiera del cuore. I suoi quadri sono esposti in varie parti del mondo e anche al Museo d’arte vaticano (fu lì che conobbe Paolo VI). Oggi insegna anche nei monasteri cristiani. Il libro è il racconto in prima persona di questa grande avventura umana, che ha trovato il suo sbocco naturale nel cristianesimo.
Pittore e grafico di una certa notorietà internazionale nella seconda metà del Novecento, il tedesco Masterbee è stato anche, come si definisce in questo libro, un indefesso «ricercatore spirituale». All’attività professionale, contrassegnata da esposizioni in molte importanti città europee e americane e da incontri con artisti illustri, si accompagna dunque l’ascolto di magisteri religiosi diversi da quello protestante nel quale Bee si è formato. Questo libro documenta i suoi contatti con testimoni delle più varie tradizioni spirituali e ascetiche del Medio e dell’Estremo Oriente, la sua adesione al buddismo, per lunghe stagioni della vita, la segregazione eremitica in compagnia della moglie Kicka, affermata scultrice e cantante, e infine la conversione di entrambi alla Chiesa cattolica, nella quale le precedenti esperienze trovano uno sbocco naturale, un approdo che integra, rasserena e purifica.