Albe Steiner è un ragazzino milanese con la passione del disegno. Quando suo zio, il deputato socialista Giacomo Matteotti, nel 1924 viene rapito e ucciso dai fascisti, Albe sfoga la rabbia disegnando. Attorno a lui la dittatura infierisce sempre più sulla libertà: a scuola, per le strade, sulla posta... La censura cancella molte frasi nelle lettere che si scrivono lui e la cugina Francesca, andata lontano perché il padre antifascista ha perso il lavoro. Ma loro escogitano un codice per comunicare. Poi scoppia la II guerra mondiale e Albe, che è diventato un grafico e si è sposato, entra con la cugina nella Resistenza. Finalmente il 25 aprile 1945 l'Italia ritorna libera. Matteotti non è morto invano. Età di lettura: da 10 anni
Camilla, ogni volta che deve andare a dormire, ha paura dei brutti sogni malgrado le rassicurazioni della mamma.
Una notte si ritrova in una stanza di nuvole dove incontra l’ometto dei sogni, un simpatico signore che confeziona sogni come fossero bolle di sapone. A lui Camilla racconta di aver perso il coraggio e viene indirizzata all’Ufficio Smistamento Sogni dove una stravagante impiegata prima la fa attendere e poi la manda a sua volta all’Ufficio Oggetti Smarriti.
Dopo una serie di surreali vicende che ricordano il viaggio di Alice nel paese delle meraviglie, Camilla trova una lucciola che si presenta come il suo coraggio perduto ed entra dentro di lei. Una volta risvegliatasi, la bambina si sente confortata dal suo viaggio e la sera successiva si avvia fiduciosa verso una nuova e finalmente buona notte.