È possibile coniugare i modelli teorici e clinici della psicoterapia familiare con quelli della psicodinamica? Gli autori, forti di una doppia formazione sistemica e psicoanalitica, costruiscono un modello clinico e interpretativo complesso, in grado di integrare il paradigma sistemico con alcuni fondamentali costrutti della psicoterapia psicoanalitica, indicando una serie di procedure operative concrete. Vengono affrontati i temi della presa in carico individuale e della costruzione dell’alleanza terapeutica, suggerendo l’uso di una lente bifocale che consente di alternare nel ruolo di protagonista ora l’individuo, ora la sua storia familiare. L’attenzione si centra sulla ricerca di rimandi tra le caratteristiche individuali del paziente, la storia dei legami nella famiglia d’origine, le strategie che improntano i suoi stili relazionali attuali e la riedizione di tali modelli all’interno della relazione terapeutica.
L'elevata complessità dei casi affrontati nei servizi pubblici richiede relazioni di aiuto adeguate ai contesti e alla peculiarità dei pazienti-utenti. Affinché le azioni terapeutiche siano efficaci sono necessari un dialogo interdisciplinare rispettoso dei differenti modelli teorici e operativi (sistemici, psicodinamici, relazionali...) e una costante integrazione professionale. Il cambiamento non potrà essere circoscritto ai soli rapporti diadici terapeuta-paziente, ma sarà attivato nell'interazione tra i due grandi campi relazionali intersoggettivi: il gruppo di lavoro e il sistema individuo-famiglia. Con l'apporto di ricerche psicologiche sui processi evolutivi e con l'ausilio di numerosi casi clinici, il testo delinea un modello metodologico utile per valutare e costruire criteri d'azione integrati tra professionisti di diverso orientamento.