Parole – quelle dettate da sorella Maria nella quiete dell’eremo come quelle vergate nella notte della canonica di Bozzolo – che raccolgono con parresia e discrezione attese e turbamenti di una generazione di cristiani che aveva come desiderio più intimo quello di far rifulgere in tutto il suo splendore il vangelo di Gesù Cristo. Presentiamo in queste pagine la corrispondenza completa tra due protagonisti della storia della chiesa del Novecento: don Primo Mazzolari, instancabile predicatore del vangelo, e sorella Maria di Campello, la Minore, attenta ed eloquente testimone nel silenzio del suo eremo. Questa raccolta aggiunge un tassello preziosissimo alla conoscenza della testimonianza dell’eremo francescano di Campello e nel contempo presenta un aspetto meno noto dell’infaticabile predicatore di Bozzolo. In una stagione culturale ed ecclesiale come quella odierna è motivo di rendimento di grazie poter riscoprire che quando ci si nutre del vangelo è possibile parlarsi da cuore a cuore anche da lontano, perché nei giorni di frastuono e di inutile chiacchiericcio “si preferisce tacere e ascoltare le voci buone e care che ci parlano in segreto”.
(dalla “Prefazione” di fr. Enzo Bianchi, priore di Bose)
Il volume, ultima fatica editoriale di don Mazzolari, costituisce un contributo allo sforzo di riconciliazione degli animi nei difficili giorni dell'immediato dopoguerra. Dopo l'uccisione a San Martino Piccolo di Correggio (RE) di don Umberto Pessina ad opera di partigiani comunisti, le iniziative per onorarne la memoria culminarono con l'erezione di una Via Crucis nei pressi del sacello che ne custodiva le spoglie, a ricordo dei molti preti uccisi. A don Primo venne affidato il compito di suggerire i "motivi di ispirazione per gli artisti" coinvolti nell'impresa. Il testo è organizzato nella forma di una meditazione ininterrotta che si snoda attraverso 14 capitoli, in cui si ripercorre un'ideale Via Crucis. Ogni stazione è costruita armonicamente con la stessa cadenza interna: dopo una breve introduzione che serve da ambientazione, segue una riflessione sulle diverse tappe che scandiscono la salita di Gesù al Calvario e insieme la "tormenta" dei "preti vittime", prima di chiudersi con una preghiera composta per l'occasione. Con questo terzo volume, che segue "Il compagno Cristo" e i "Discorsi", la Fondazione Don Primo Mazzolari e le EDB proseguono nell'edizione critica delle opere di Mazzolari. I criteri della revisione vengono di volta in volta illustrati dal curatore, nella nota introduttiva di apertura.
La Fondazione «Don Primo Mazzolari» di Bozzolo (CR) ha acquisito negli ultimi decenni diversi materiali autografi e inediti di don Mazzolari. Tra essi, brogliacci e agende nei quali il parroco di Bozzolo riversava se stesso: note di cronaca e schemi di conferenze o di omelie, impressioni sugli avvenimenti e appunti di letture, promemoria di colloqui o riflessioni. La catalogazione e l’esame di questi nuovi scritti permettono di presentare oggi il Diario di don Primo in modo più completo rispetto all’edizione pubblicata in 2 volumi nel 1974 e nel 1984. In questa nuova serie l’intero materiale è proposto in ordine cronologico e ogni tomo copre un decennio. Viene conservato il titolo Diario, come nelle precedenti edizioni, ma il lettore è avvertito che il termine deve essere inteso nel senso più ampio, dato che nella pubblicazione confluiscono appunti e note di ogni tipo, presenti negli archivi della Fondazione. Dunque non si tratta di seconda edizione, rispetto a quella del 1974/84, ma di edizione nuova che ingloba tutti gli scritti nel frattempo acquisiti dalla Fondazione. Dai quaderni e dagli appunti di ogni giorno emerge il ritratto feriale e più immediato di don Mazzolari.
Note sull'autore
Primo Mazzolari (Boschetto CR, 1890 - Cremona 1959) viene ordinato sacerdote nel 1912. Nel 1932 è nominato parroco di Bozzolo, luogo definitivamente legato al suo nome. Pacifista sensibile alla causa degli oppressi e alla prospettiva ecumenica, anticipò molte posizioni del Vaticano II dalle pagine del suo giornale Adesso e nei suoi libri. Agli scritti di don Primo Mazzolari le EDB hanno dedicato la ristampa integrale delle annate di Adesso e un’intera collana ormai esaurita, di cui sono stati da poco ristampati: Rivoluzione cristiana; Della fede - Della tolleranza - Della speranza; La parola che non passa; Lettere al mio parroco; La Via crucis del povero; Lettere ai familiari. Sono inoltre già state pubblicate le nuove edizioni ampliate e con inediti di: Diario. 1 (1905-1915) (1997), Diario. 2 (1916-1926) (1999), Diario 3/A (1927-1933) (2000) e Diario 3/B (1934-1937) (2000), nonché le edizioni critiche de Il compagno Cristo (a cura di G. Vecchio, 2003) e dei Discorsi (a cura di P. Trionfini, 2006).
La raccolta dei Discorsi viene proposta in un’edizione arricchita, riveduta e criticamente commentata. Essa costituisce un tassello prezioso per addentrarsi negli aspetti rimasti ‘sottotraccia’ della vicenda biografica del prete cremonese, nella misura in cui è l’espressione più diretta del suo ufficio sacerdotale, che lo vede chiamato a guidare la comunità parrocchiale, a presiedere le funzioni liturgiche, ad accompagnare i fedeli nella conoscenza della Scrittura, in un momento storico segnato da intrecci ancora profondi tra piano religioso e piano civile.
Il corpus documentario racchiude 129 testi pronunciati in un arco temporale che – con l’eccezione del saluto rivolto nel 1915 alla prima messa di un confratello bresciano – si dipana dal 1932, quando tenne l’omelia di ingresso a Bozzolo nelle due parrocchie riunificate, al 1959, quando, poche settimane prima di morire, fu chiamato a commentare il Vangelo dei lunedì di Pasqua davanti alla propria gente.
I Discorsi di don Primo costituiscono un testo prezioso per aprire nuovi squarci su una figura che visse in forme originali il travaglio di varie generazioni di presbiteri nella ricerca di modalità non dedotte semplicemente dal passato per incarnare il Vangelo nella storia: in ciò consiste l’attualità del loro messaggio.
Con questo secondo volume, che segue Il compagno Cristo, la Fondazione Don Primo Mazzolari e le EDB proseguono nell’edizione critica delle opere di Mazzolari. I criteri della revisione vengono di volta in volta illustrati dal curatore, nella nota introduttiva che apre ogni titolo.
Sommario
Introduzione. Natale. Tempo di Natale. Quaresima. Domenica delle Palme. Triduo pasquale. Pasqua. Tempo di Pasqua. Pentecoste, Santissima Trinità, Corpus Domini. Il 1° maggio. San Pietro. Feste mariane. Le feste dei santi. Alla frontiera dei due mondi. Il 4 novembre. La famiglia. Discorsi politici. I poveri. Discorsi per vari personaggi. Discorsi in varie circostanze. A Roncadello Po. La missione di Milano. La missione di Ivrea. Indici.
Note sul curatore
Paolo Trionfini, dottore di ricerca in storia del movimento sindacale, è professore a contratto di storia contemporanea all’Università di Parma. Autore di diversi saggi e articoli apparsi in opere collettanee e riviste specializzate, tra i suoi ultimi lavori ha curato, insieme a M. Guasco, il volume Don Zeno e Nomadelfia. Tra società civile e società religiosa, Brescia 2001; ha pubblicato con G. Vecchio e D. Saresella la monografia Storia dell’Italia contemporanea. Dalla seconda guerra mondiale al Duemila (Bologna 2002), suoi sono inoltre i profili L’«antifascismo cattolico» di Gioacchino Malavasi, Roma 2004, e Zeno Saltini. Il prete che costruì la città della fraternità universale, Milano 2004.
Il volume raccoglie meditazioni tratte dagli articoli che Mazzolari scriveva per diversi quotidiani e per il quindicinale "Adesso", da lui fondato. Proprio perché la sua predicazione, sia orale che scritta, era sempre molto legata alla concretezza della vita, alcune di queste meditazioni risentono del momento storico in cui sono state scritte, ma questo, piuttosto che un punto critico, si rivela una opportunità in più per interpretare le contraddizioni che segnano la storia dei nostri giorni.
La Fondazione "Don Primo Mazzolari" di Bozzolo ha acquisito negli ultimi decenni diversi materiali autografi e inediti di don Mazzolari. Tra essi, "brogliacci" e agende nei quali don Primo riversava se stesso: note di cronaca e schemi di conferenze o di omelie, impressioni sugli avvenimenti e appunti di letture, promemoria di colloqui o riflessioni. La catalogazione e l’esame di questi nuovi scritti permettono di presentare oggi in modo più completo il Diario di don Primo, rispetto all’edizione pubblicata in 2 volumi nel 1974 e nel 1984. In questa serie di volumi l’intero materiale è proposto in ordine cronologico e ogni volume copre un decennio. Viene conservata la parola Diario, come nelle precedenti edizioni, ma il lettore è avvertito che il termine deve essere inteso nel senso più ampio, dato che nella pubblicazione confluiscono appunti e note di ogni tipo, presenti negli archivi della Fondazione. Dunque non di seconda edizione si tratta, rispetto a quella del 1974/84, ma di edizione nuova che ingloba tutti gli scritti nel frattempo acquisiti dalla Fondazione. Dai quaderni e dagli appunti di ogni giorno il ritratto feriale e più immediato di don Mazzolari.
Autore. Primo Mazzolari (Boschetto CR, 1890 - Cremona 1959) viene ordinato sacerdote nel 1912. Nel 1932 è nominato parroco di Bozzolo, luogo definitivamente legato al suo nome. Pacifista sensibile alla causa degli oppressi e alla prospettiva ecumenica, anticipò molte posizioni del Vaticano II dalle pagine del suo giornale Adesso e nei suoi libri. Agli scritti di don Primo Mazzolari le EDB hanno dedicato la ristampa integrale delle annate di Adesso e un’intera collana ormai esaurita, di cui sono stati da poco ristampati: Rivoluzione cristiana; Della fede - Della tolleranza - Della speranza; La parola che non passa; Lettere al mio parroco; La Via crucis del povero; Lettere ai familiari. Sono inoltre già state pubblicate le nuove edizioni ampliate e con inediti di Diario. I (1905-1915) e Diario. II (1916-1926).
La Fondazione "Don Primo Mazzolari" di Bozzolo ha acquisito negli ultimi decenni diversi materiali autografi e inediti di don Mazzolari. Tra essi, "brogliacci" e agende nei quali don Primo riversava se stesso: note di cronaca e schemi di conferenze o di omelie, impressioni sugli avvenimenti e appunti di letture, promemoria di colloqui o riflessioni. La catalogazione e l’esame di questi nuovi scritti permettono di presentare oggi in modo più completo il Diario di don Primo, rispetto all’edizione pubblicata in 2 volumi nel 1974 e nel 1984. In questa serie di volumi l’intero materiale è proposto in ordine cronologico e ogni volume copre un decennio. Viene conservata la parola Diario, come nelle precedenti edizioni, ma il lettore è avvertito che il termine deve essere inteso nel senso più ampio, dato che nella pubblicazione confluiscono appunti e note di ogni tipo, presenti negli archivi della Fondazione. Dunque non di seconda edizione si tratta, rispetto a quella del 1974/84, ma di edizione nuova che ingloba tutti gli scritti nel frattempo acquisiti dalla Fondazione. Dai quaderni e dagli appunti di ogni giorno il ritratto feriale e più immediato di don Mazzolari.
Autore. Primo Mazzolari (Boschetto CR, 1890 - Cremona 1959) viene ordinato sacerdote nel 1912. Nel 1932 è nominato parroco di Bozzolo, luogo definitivamente legato al suo nome. Pacifista sensibile alla causa degli oppressi e alla prospettiva ecumenica, anticipò molte posizioni del Vaticano II dalle pagine del suo giornale Adesso e nei suoi libri. Agli scritti di don Primo Mazzolari le EDB hanno dedicato la ristampa integrale delle annate di Adesso e un’intera collana ormai esaurita, di cui sono stati da poco ristampati: Rivoluzione cristiana; Della fede - Della tolleranza - Della speranza; La parola che non passa; Lettere al mio parroco; La Via crucis del povero; Lettere ai familiari. Sono inoltre già state pubblicate le nuove edizioni ampliate e con inediti di Diario. I (1905-1915) e Diario. II (1916-1926).
«Eccellenza, speravo di poterVi portare personalmente Il compagno Cristo, ma sono rimasto senza tempo. Il titolo forse non Vi piacerà: non piace molto neanche a me; ma per metterlo in certe mani ho creduto di ascoltare il suggerimento degli editori. Infatti parecchi comunisti ne furono già invogliati, è esca degli ultimi». Così il 18 marzo del 1946 don Mazzolari scriveva al proprio vescovo, mons. Cazzani, nel consegnargli un volume che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto titolarsi Il Vangelo del reduce. Egli ne iniziò la stesura nell’estate del 1942, pur nella consapevolezza che una tale opera avrebbe dovuto attendere la conclusione del conflitto per poter essere stampata. Di certo le ambiguità del titolo fornirono un ottimo alibi a quanti non volevano neppure confrontarsi con il pensiero dell’autore.
Lo sforzo di don Mazzolari consiste nella presentazione dell’essenza del messaggio evangelico ai giovani e agli uomini del 1945, ai ‘reduci’ da tutti i fronti della guerra: egli vuole mostrare la piena aderenza della proposta di Cristo alla loro condizione umana. Di fronte alle sofferenze patite dal reduce, il parroco di Bozzolo si impegna a fornire un’immagine di Gesù anzitutto come ‘liberatore’, echeggiando le idealità dei giorni successivi alla Liberazione politica, ma il suo messaggio si muove in un’ottica pienamente religiosa e ad un tempo capace di porre le premesse per l’edificazione di una società diversa.
Con questo volume la Fondazione Don Primo Mazzolari e le EDB danno inizio all’edizione critica delle opere di Mazzolari. I criteri della revisione vengono di volta in volta illustrati dal curatore, nella nota introduttiva che apre ogni titolo.
Note sull’autore
PRIMO MAZZOLARI (Boschetto CR, 1890 - Cremona 1959) viene ordinato sacerdote nel 1912. Nel 1932 è nominato parroco di Bozzolo, luogo definitivamente legato al suo nome. Pacifista sensibile alla causa degli oppressi e alla prospettiva ecumenica, anticipò molte posizioni del Vaticano II dalle pagine del suo giornale Adesso e nei suoi libri. Agli scritti di don Primo Mazzolari le EDB hanno dedicato la ristampa integrale delle annate di Adesso e un’intera collana ormai esaurita, di cui sono stati da poco ristampati: Rivoluzione cristiana; Della fede - Della tolleranza - Della speranza; La parola che non passa; Lettere al mio parroco; La Via crucis del povero; Lettere ai familiari. Sono inoltre già state pubblicate le nuove edizioni ampliate e con inediti di Diario. I (1905-1915), Diario. II (1916-1926), Diario III/A (1927-1933) e Diario III/B (1934-1937).