Parlare e comprendere enunciati sono attività complesse, legate in modi flessibili ai concreti contesti comunicativi. Lo studio dei processi psicologici coinvolti in queste attività è affidato alla pragmatica cognitiva, un dominio di studi in cui si è imposta, negli ultimi tre decenni, la Teoria della Pertinenza proposta da Dan Sperber e Deirdre Wilson. Attraverso un'accurata esplorazione - parzialmente critica - di questa teoria, il presente volume propone una diversa prospettiva, che inquadra i processi di comprensione degli enunciati in una più ampia visione dei processi di elaborazione del linguaggio e delle azioni. Questo significa recuperare un'intuizione originaria della pragmatica filosofica: quella secondo cui il parlare è essenzialmente una forma dell'agire. In questa direzione, il volume dedica particolare attenzione al modo in cui la comprensione del linguaggio è legata alla comprensione delle azioni, e dunque a quel dominio di fenomeni che oggi prende il nome di mindreading.