"Io sono uno degli altri" scrive Scotellaro nel frammento Autoritratto, e non stupisce che sia proprio questa l'idea che il poeta aveva di sé: un uomo come gli altri, un uomo inserito nella storia del suo tempo, del suo paese, nella vita di tutti i giorni. Spesso definito "poeta contadino", ha assunto per anni un ruolo marginale nel quadro della letteratura italiana del Novecento, rimanendo legato all'idea di cultura "popolare" e "tradizionale" della sua terra, la Lucania, e ricordato quindi come poeta lucano o poeta dei contadini. Ma Scotellaro è stato, ed è tutt'ora, poeta italiano.