Pensare «la collaborazione dell'agire umano e dell'agire divino per la piena realizzazione dell'uomo»: così definiva il compito della Teologia morale l'allora cardinale Joseph Ratzinger. Ne scaturisce una serie di domande fondamentali: che cos'è l'agire morale del cristiano? Quali sono le fonti a cui si alimenta il dinamismo di crescita fino alla perfezione del dono di sé? Qual è il suo significato nel tempo della Chiesa per la vita del mondo? Sono le questioni a cui intende dare risposta questo manuale, pensato per offrire a studenti e studiosi di Teologia morale un'introduzione organica e sistematica alla materia. Seguendo il cammino tracciato da Giovanni Paolo II con l'Enciclica "Veritatis splendor" e da Benedetto XVI con "Deus caritas est", si dispiega, a partire dall'esperienza dell'amore, l'orizzonte sconfinato di ciò che la morale significa nella vita umana: una chiamata alla pienezza. È da qui che si articola la verità dinamica dell'azione umana, vista nella prospettiva del piano divino: la finalizzazione dell'amore alla costruzione di una comunione di persone e alla comunione con Dio; la trasformazione e conformazione in Cristo nella vita ecclesiale per mezzo delle virtù; il modo di assecondare l'impulso dello Spirito Santo, sì da realizzare azioni eccellenti e permettere all'uomo di vivere in pienezza la propria vocazione. Sono queste le chiavi interpretative di questo volume, che raccoglie e integra, inoltre, anche i trattati tradizionali sulla felicità, la legge, la coscienza e il peccato, assunti così in un contesto teologico più ampio, in modo da essere compresi con rinnovata profondità.
Amoris Laetitia invita a discernere le situazioni morali dei coniugi con un'attenzione alla singolarità del caso. E' un ritorno alla casuistica o la proposta di un nuovo paradigma per la pastorale?
Questo volume verifica la pertinenza delle varie interpretazioni, istruendo un confronto, nel vivo delle questioni coniugali, con altri due paradigmi: quello della "coscienza/norma", proprio della morale moderna di "terza persona", e quello di prudenza/virtù", proprio della morale classica "di prima persona".
«Voz de Dios» se pensaba la conciencia, a causa de la autoridad prescriptiva absoluta de sus juicios. «He aquí la voz de Dios» se piensa hoy, más bien, en tono más humilde, conscientes de la necesidad de verificar la autenticidad de lo que resonó en lo íntimo con tanta fuerza categórica de obligación interior. ¿Quién habla en mí con la voz de mi conciencia? ¿Un intruso que vulnera mi libertad? ¿O un huésped, esperado desde siempre, por ser aliado y familiar, «más íntimo a mí que yo mí mismo»? Es necesario un discernimiento, ciertamente. Pero para ello se necesita más todavía una formación.
“Voce di Dio” si definiva la coscienza, a causa dell’autorità prescrittiva assoluta dei suoi giudizi. “Eco della voce di Dio” si pensa oggi piuttosto, in tono più umile, consapevoli della necessità di verificare l’autenticità di ciò che è risuonato nell’intimo con tanta categorica forza di obbligazione interiore. Chi parla in me con la voce della mia coscienza? Un intruso che vìola la mia libertà? Oppure un Ospite, da sempre atteso, perché alleato e familiare, “più intimo a me di me stesso”? È necessario un discernimento, certo. Ma per questo è necessaria ancor più una formazione. La tradizione classica più che sulla coscienza faceva perno sulla prudenza, virtù che perfeziona la ragione pratica nel suo esercizio concreto. Essa si nutre della memoria e della promessa, matura nella docilità verso le persone più sagge e nell’apertura alla comunione con gli altri. La prudenza nasce da questa reciprocità virtuosa dei buoni che in una comunità sanno ridestare le evidenze fondamentali sul bene. Costruire tali comunità, oasi di umanità, nel deserto dell’emotivismo post-moderno, è compito primario per la Chiesa.
Intorno al Sinodo dei vescovi sulla famiglia si sono create grandi aspettative, ma anche interessati equivoci. Papa Francesco invita ad una coraggiosa conversione pastorale, per avvicinarci con misericordia alle famiglie ferite. In questo agile saggio, raccolgono la sfida i professori di quel Pontificio Istituto, voluto e fondato da San Giovanni Paolo II, quale ''Istituto primario di studi per la promozione della ricerca teologica e pastorale su matrimonio e famiglia, per l'utilità di tutta la Chiesa''. Essi mostrano quanto sia feconda la grande eredita' di pensiero e di testimonianza del grande ''Papa della famiglia'', ancora in gran parte da esplorare e da realizzare.
Il volume propone una serie di riflessioni sul tema della dimensione sociale e pubblica della famiglia. La prima parte del testo, di carattere fondativo, intende mostrare come l’amore, inteso nella sua duplice dimensione umana e divina, è ciò che costituisce la realtà intima della famiglia, come luogo in cui si intrecciano i due assi che, a partire dalla differenza sessuale tra uomo e donna, determinano la vita affettiva e la trasmissione dell’umano di generazione in generazione. La seconda parte si concentra su alcune dimensioni più pratiche dell’azione della famiglia nella società, come risorsa educativa, morale, culturale ed economica.
L'autore
Livio Melina è professore ordinario di Teologia morale e Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia.
È autore di numerose opere riguardanti i fondamenti dell’etica cristiana e le questioni relative alla bioetica e alla morale sessuale e coniugale.
Tra le sue pubblicazioni: Cristo e il dinamismo dell’agire (Roma, 2001); Per una cultura della famiglia. Il linguaggio dell’amore (Venezia, 2006); L’azione, epifania dell’amore. La morale cristiana oltre il moralismo e l’antimoralismo (Siena, 2008); [insieme con J. Noriega e J.J. Pérez-Soba] Camminare nella luce dell’amore: i fondamenti della morale cristiana (Siena 2008, 2010); Imparare ad amare. Alla scuola di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI (Siena, 2009).
Edición preparada por Livio Melina y Sergio Beardinelli. Edición española a cargo de Juan de Dios Larrú Ramos y Carlos Granados García.
Fruto del Simposio sobre La cuestión referida a la atracción sexual hacia el mismo sexo, organizado en Roma, en septiembre de 2008, por el Pontificio Instituto Juan Pablo II para el Estudios sobre el Matrimonio y la Familia, este libro se hace eco de las importantes cuestiones tratadas en él, que analizan este problema global que hoy día afecta no solo a adultos, sino también a jóvenes, adolescentes e incluso a niños de entre cinco y doce años, víctimas sin duda del desconcierto sembrado en las familias, en las escuelas, en los medios de comunicación y, en general, en todo el ámbito público. Por tanto, ofrecer la oportunidad de leer en español las actas de este simposio será de una gran utilidad a todos los hispanohablantes del mundo que desean ayudar o ser ayudados en esta delicada materia.
Il volume è dedicato al tema del primato della famiglia per la nuova evangelizzazione, non solo come oggetto di predicazione e di cura pastorale, ma anche come soggetto protagonista e risorsa indispensabile alla missione della Chiesa.
Il binomio natura umana-famiglia non è soltanto uno dei temi importanti dell'antropologia contemporanea, ma il tema cruciale della nostra civiltà, quello su cui essa sta giocando le sue sorti storiche. In una analisi adeguata della situazione sociologica attuale, è da rilevare che, nonostante gli attacchi che la famiglia ha sofferto da parte di una ideologia emergente negli anni Sessanta, essa continua a reggere.
Una proposta nuova per insegnare la morale cristiana. Seguendo il cammino tracciato da Giovanni Paolo II con l'Enciclica Veritatis splendor e da Benedetto XVI con Deus Caritas est, si dispiega, a partire dall'esperienza dell'amore, l'orizzonte sconfinato di ciò che la morale significa nella vita umana: una chiamata alla pienezza. E' questa la chiave interpretativa del volume, che raccoglie e integra, inoltre, anche i trattati tradizionali sulla felicità, la legge, la coscienza e il peccato.